Crisi economica, Fmi: “Per Italia 2013 più difficile ma ripresa nel 2014”
Nell’edizione di aprile del World economic outlook il Fondo monetario internazionale stima per l’Italia una recessione più dura per il 2013 ma tuttavia lascia intravvedere una ripresa nel prossimo anno.
Per l’Itali, l’Fmi, prevede un calo del Pil dell’1,5% per quest’anno, rispetto alla precedente previsione che indicava una caduta del Prodotto interno lordo dell’1% circa. Per il 2014 però si stima una crescita dello 0,4%.
Ridotte le stime di crescita 2013 anche per gli Usa, che dovrebbero far registrare un incremento dell’1,9%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di gennaio. Per il prossimo anno la crescita statunitense dovrebbe accelerare al 3% anche se dello 0,1% in meno rispetto alle precedenti stime. Previsioni peggiorate anche per l’Eurozona, stimata in contrazione dello 0,3% per quest’anno (era -0,1% a gennaio), con una ripresa nel 2014 dell’1,1%.
In questo senso l’Eurozona deve rafforzare l’unione economica e monetaria. Le forti e responsabili azioni dei politici europei hanno contribuito a migliorare la fiducia e le condizioni nei mercati finanziari.
Gli sviluppi nell’Eurozona, in generale e l’incertezza provocata da Cipro e dalla politica in Italia costituiscono, nel medio termine, i rischi maggiori per l’economia globale. Lo afferma il Fondo monetario internazionale nell’edizione di aprile del World economic outlook. Per il Fondo ”vecchi e nuovi rischi possono venire alla ribalta. A breve termine, i rischi si riferiscono principalmente agli sviluppi nell’Eurozona, tra cui l’incertezza sulle conseguenze derivanti dagli eventi a Cipro e della politica in Italia, cosi’ come le vulnerabilita’ nella periferia (dell’area Euro, NdR)”.