Pil in calo del 2,4% rispetto al 2012
Il Pil e le componenti della domanda
In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono scese dell’1,6%, il totale delle risorse (PIL e importazioni di beni e servizi) dello 0,9%. Dal lato della domanda, sia la componente interna sia quella estera hanno registrato una flessione: gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 3,3%, i consumi finali nazionali dello 0,3% e le esportazioni dell’1,9%. Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dello 0,5% mentre quella della PA e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) è aumentata dello 0,1%. Alla contrazione degli investimenti hanno contribuito tutte le componenti, con una flessione dell’1,7% della spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti, del 7,0% dei mezzi di trasporto e del 3,9% degli investimenti in costruzioni.
La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato una contrazione in termini tendenziali del 3,4%: in particolare gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 6,7%, quelli di beni non durevoli del 4,0% e le spese per servizi dell’1,7%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione tendenziale del 7,5%. In particolare si registra una flessione del 7,3% della spesa in macchinari e altri prodotti, del 12,0% degli investimenti in mezzi di trasporto e del 7,0% degli investimenti in costruzioni.
L’andamento del PIL negli altri paesi
Nel primo trimestre, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,9% in Giappone, dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,3% nel Regno Unito e dello 0,1% in Germania, mentre è diminuito dello 0,2% in Francia. In termini tendenziali, è aumentato dell’1,8% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito, è rimasto invariato in Giappone, mentre è sceso dello 0,3% in Germania e dello 0,4% in Francia. Nel complesso, il PIL dei paesi dell’area Euro è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% nel confronto con lo stesso trimestre del 2012.
Il valore aggiunto per settore
Nel primo trimestre si registrano variazioni congiunturali negative del valore aggiunto nei comparti delle costruzioni (-3,6%), delle attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (-1,1%), dell’industria in senso stretto (-0,7%), e degli altri servizi (-0,2%). Si registrano, invece, variazioni positive per l’agricoltura (+4,7%) e per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,1%).
In termini tendenziali, il valore aggiunto delle costruzioni è diminuito del 6,9%, quello dell’industria in senso stretto del 3,2% e quello dei servizi dell’1,4%, mentre quello dell’agricoltura è cresciuto dello 0,1%.
I prezzi impliciti
Rispetto al trimestre precedente, il deflatore del PIL è aumentato dello 0,4%. Il deflatore della spesa delle famiglie residenti è cresciuto dello 0,3% e quello degli investimenti dello 0,1%. Il deflatore delle esportazioni è aumentato dello 0,1%, mentre quello delle importazioni è diminuito dello 0,7%. In termini tendenziali, il deflatore del PIL è aumentato dell’1,7%, quello della spesa delle famiglie residenti del 2,1%.
(fonte: Istat)