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I ricavi televisivi secondo la Relazione Agcom

televisioneTra le tante informazioni e statistiche contenute nella Relazione annuale 2013 dell’Agcom, ce ne sono alcune particolarmente rilevanti. La prima: i ricavi televisivi totali, rilevati durante il 2012, hanno subito una flessione maggiore rispetto al calo registrato nel corso del 2011. Fermandosi a quota otto miliardi e 224 milioni e 190 mila euro, facendo così registrare una riduzione (in termini percentuali) dell’8,7%. La seconda: Sky ha ottenuto i ricavi maggiori rispetto alle dirette concorrenti (Mediaset e Rai, rispettivamente seconda e terza in questa graduatoria). Non era mai accaduto. Calano quindi i ricavi e a risentirne maggiormente sono soprattutto le reti televisive in chiaro (-11,9%) mentre gli introiti della televisione a pagamento hanno registrato una riduzione meno accentuata (-3,5%). Degli oltre otto miliardi di introiti rilevati nell’ultimo anno, Sky ha ottenuto la parte maggiore (2 miliardi 631 milioni e 620 mila euro), con una flessione dell’1,4% rispetto allo scorso anno. I ricavi di Mediaset, invece, sono stati di 2 miliardi 487 milioni e 790 mila euro, (-13,2%). E infine la Rai, con ricavi pari a 2 miliardi 343 milioni 180 mila euro (-7,5%). Da sottolineare: le voci delle entrate di Sky e Mediaset contemplano pubblicità e offerte pay per view, mentre per il servizio pubblico le voci sono soprattutto quelle legate al canone (nel 2012 pari a 1 miliardo 643 milioni e 230 mila euro) e della pubblicità, pari a 683 milioni 560 mila euro. Parlando in termini percentuali, Sky ha raggiunto quota 32%, contro il 30,2% di Mediaset e il 28,5% della Rai. In totale, quindi, le tre maggiori reti televisive hanno ottenuto il 90,5% dei ricavi totali. A spartirsi il restante circa 10% ci hanno pensato un elevato numero di emittenti in chiaro e a pagamento, di rilievo nazionale o locale, tra cui spicca il gruppo Telecom Italia. Le televisioni in chiaro e non, nazionali o locali, hanno visto calare le loro entrate, il cui calo è da imputarsi principalmente alla contrazione dei ricavi pubblicitari. Per inciso, mentre nel 2010 gli introiti pubblicitari erano aumentati rispetto a quanto registrato l’anno precedente, il 2011 e il 2012 non sono stati anni positivi, anzi. Nel corso dello scorso anno, secondo le stime riferite dell’Agcom, il calo su base annua dei ricavi pubblicitari è stato pari al 17,9%. Eppure, nonostante tutto, è proprio la pubblicità a rimanere la principale fonte di guadagno delle reti televisive, soprattutto per quelle che trasmettono in chiaro, con una quota del 42,2% delle risorse totali.

 

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