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Reddito e risparmio delle famiglie

famigliaReddito, potere di acquisto e risparmio delle famiglie consumatrici
Nel primo trimestre del 2013, al netto della stagionalità, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (definita dal rapporto tra risparmio lordo delle famiglie consumatrici e reddito disponibile lordo) è stata pari al 9,3%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto sia al trimestre precedente, sia al primo del 2012.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è diminuito dello 0,4% rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, mentre la spesa delle famiglie per consumi finali è diminuita dell’1,4%. Tenuto conto dell’andamento dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici (cioè il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali) è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente ma è diminuito del 2,4% rispetto al primo trimestre del 2012.
Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici
Nel primo trimestre del 2013 il tasso di investimento delle famiglie consumatrici (definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo) è stato pari al 6,5%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto sia al trimestre precedente, sia al primo trimestre del 2012. Gli investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici sono diminuiti del 3,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,4% nei confronti del primo trimestre del 2012.
La quota di profitto delle società non finanziarie
Nel primo trimestre del 2013 la quota di profitto delle società non finanziarie (misurata dal rapporto tra risultato lordo di gestione e valore aggiunto lordo ai prezzi base) è stata pari al 38,3%, con una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Tale diminuzione è stata determinata da una contrazione del risultato lordo di gestione (-0,9%) superiore a quella del valore aggiunto (-0,4%). In termini tendenziali, la quota di profitto è diminuita di 0,8 punti percentuali per effetto di una riduzione del risultato lordo di gestione molto più marcata di quella del valore aggiunto (rispettivamente -3,3% e -1,2%).
Il tasso di investimento delle società non finanziarie
Nel primo trimestre del 2013 il tasso di investimento delle società non finanziarie (definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi e valore aggiunto ai prezzi base) è stato pari al 19,5%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012. Gli investimenti fissi lordi delle società non finanziarie hanno segnato una flessione del 3,2% in termini congiunturali e dell’8% in termini tendenziali.

(fonte: Istat)

 

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