Cosa succede in casa Twitter
Dopo Facebook, anche “il social network del cinguettio” si prepara per il debutto in borsa, e lo fa ad appena sette anni di vita. Twitter, che vanta uno staff di circa 900 persone, guidate dal fondatore Jack Dorsey, è nata nel marzo del 2006 nella Silicon Valley. Ad annunciarlo è lo stesso Twitter che appunto in un tweet annuncia di aver presentato tutti i documenti necessari per l’offerta pubblica iniziale (Ipo). “Abbiamo presentato in via confidenziale il documento S-1 alla Sec per l’Ipo. Questo tweet non costituisce un’offerta per eventuali titoli in vendita”, spiega un cinguettio dell’azienda. La richiesta di quotazione confidenziale consiste in una procedura basata su una modifica della regolamentazione varata da Barack Obama per garantire più successo alle start up. In che modo? Secondo la norma, conosciuta come Jumpstart Our Business Startups, Jons Act, le società che hanno ricavi annuali inferiori al miliardo di dollari possono avviare le operazioni per l’offerta pubblica iniziale in maniera totalmente riservata, senza quindi pubblicare i propri risultati finanziari. Almeno fino a quando non viene ufficializzata la prima offerta.
Ad oggi il valore della società è di circa dieci miliardi di dollari e non a caso era da un po’ che si vociferava sul debutto a Wall Street. Il micro-blogging da 140 caratteri vanta 500 milioni di utenti registrati, di cui 200 milioni attivi, che emettono circa 340 milioni di interventi al giorno. Le ricerche di tweet raggiungono invece la quota di un miliardo e mezzo al giorno. Per quanto riguarda l’Italia, spiega Marcello Mari di Techeconomy.it, gli utenti attivi erano quattro milioni e mezzo nel 2012, circa il 50% in più rispetto al 2011. Il maggior merito del boom degli utenti è dovuto alla crescita dei dispositivi mobili, basti pensare che dei quattro milioni e mezzo di utenti italiani, 2,89 milioni accedono mediante smartphone e quasi un milione da tablet.
Rimannendo sempre nel nostro Paese risulta che l’utente medio attivo italiano sia un ragazzo di età compresa tra i 16 e i 34 anni, con un livello di educazione piuttosto alto, per lo più ancora studente. A livello globale abbiamo detto che Twitter conta 200 milioni di utenti attivi, l’80% dei quali vi accede tramite smartphone. La persona più seguita è il cantante canadese Justin Bieber, con oltre 44 milioni di follower. Sempre sul podio troviamo Katy Perry con oltre 42 milioni di follower e Lady Gaga con poco più di 40 milioni di seguaci. Oltre 20 milioni di utenze registrate sul social network, tuttavia, sarebbero false.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, nel 2010 fu stimato un fatturato di 140 milioni di dollari, quadruplicato a circa 582.8 milioni nel 2013, per raddoppiare, secondo gli analisti, ulteriormente entro la fine del 2014. Questi numeri si devono soprattutto all’ultima acquisizione di Twitter, atta a rafforzare il social network sul fronte pubblicitario: MoPub. Un’operazione, questa, il cui prezzo non è stato comunicato in via ufficiale ma che sarebbe costata tra i 300 e i 400 milioni di dollari. Altra mossa vincente fu quella annunciata nell’aprile del 2009 secondo cui Twitter avrebbe “introdotto la possibilità di scaricare il proprio archivio personale, permettendo di visualizzare i propri Tweet (e Retweet) in ordine cronologico o cercare parole e frasi specifiche, hashtag o @menzioni. dando inoltre la possibilità di interagire con i vecchi Tweet proprio come con quelli più recenti”. Operazione che al momento, a grandi linee, è resa possibile da Topsy.