Il discorso di Napolitano a Papa Francesco
Parlando durante l’incontro con Papa Francesco il presidente Giorgio Napolitano ha detto: “L’Italia vive una faticosa quotidianità, dominata dalla tumultuosa pressione e dalla gravità dei problemi del paese e stravolta da esasperazioni di parte in un clima avvelenato e destabilizzante. Siamo lontani nel nostro paese dalla cultura dell’incontro che Ella ama evocare dalla sua invocazione al ‘dialogo, dialogo, dialogo’. Per noi come per tutte le espressioni della classe dirigente italiana è tempo di levare più in alto lo sguardo, di riguadagnare lungimiranza e di portarci al livello di sfide decisive che dall’oggi già si proiettano sul domani. La politica in Italia deve liberarsi dalla piaga della corruzione e dai più meschini particolarismi. La politica, esposta com’è non solo a fondate critiche ma ad attacchi distruttivi, ha la drammatica necessità – lo vediamo bene in Italia – di recuperare partecipazione, consenso e rispetto, liberandosi della piaga della corruzione e dai più meschini particolarismi. Può riuscirvi solo rinnovando, insieme con la sua articolazione pluralistica, le proprie basi ideali, sociali e culturali. Credo che in questo senso la politica possa trarre stimolo nuovo dal suo messaggio e dalle sue parole.
Questo grazie ad un dialogo senza precedenti per ampiezza e profondità tra credenti e non credenti, a una sorta di simbolico ‘Cortile dei Gentili’. Con il pontificato di Francesco vediamo profilarsi nuove prospettive di quel ‘dialogo con tutti, anche i più lontani e gli avversari’ che lo stesso Papa ha sollecitato e che costituisce l’orizzonte più vasto – ben oltre il contesto dei rapporti tra Chiesa e Stato – a cui oggi si deve necessariamente tendere. A tutti, credenti e non credenti, è giunta attraverso semplici e forti parole la sua concezione della Chiesa e della fede. Ci ha colpito l’assenza di ogni dogmatismo, la presa di distanze da posizioni ‘non sfiorate da un margine di incertezza’, il richiamo a quel ‘lasciare spazio al dubbio’ proprio delle grandi guide del popolo di Dio”.