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Diminuiscono le auto blu

auto bluNei primi undici mesi del 2013 le auto blu (vetture con una cilindrata superiore ai 1600cc, adibite al trasporto di personale istituzionale o della Pubblica amministrazione) sono passate dalle 7.162 unità di gennaio alle 6.504 unità di novembre; mentre le auto grigie (stessa funzionalità, ma con una cilindrata inferiore ai 1600cc) sono passate da 53.277 a 50.077 unità.
In dieci mesi il numero complessivo di auto a disposizione delle istituzioni e della pubblica amministrazione è passato da 60.439 a 56.581 vetture, con un calo del 6,4 % rispetto all’inizio dell’anno. Una dato che nel 2012 si è attestato al 3,1%. Guardando esclusivamente alla Pubblica amministrazione risulta che il parco auto è diminuito di 3.741 vetture.
“La riduzione delle auto – spiega FormezPa in un monitor per il ministero per la Pubblica amministrazione – consente di stimare una diminuzione della spesa per il 2013 pari a circa 110 milioni di euro, che si aggiunge a quella registrata nel 2012 (rispetto al 2011) di circa 130 milioni di euro. Il risparmio complessivo rispetto al 2011 sale quindi a 240 milioni di euro annui”.
A livello territoriale risulta che sono la Toscana (con un -14,2), la Puglia (con -9,8%), il Lazio (con -9.6%) e il Veneto (con -8,8%) le regioni che più delle altre hanno ridotto in modo sostanziale i propri parchi auto.
Mentre le Regioni con più auto blu sono Sicilia con 784, la Campania con 545, la Lombardia con 498, il Lazio e Puglia entrambe con 354, la Calabria con 315 e la Sardegna con 264. Da inizio anno – spiega ancora Formez – all’1 novembre 2013 sono state registrate 4.520 dismissioni, cioè auto non più nella disponibilità dell’ente, sia per alienazione della vettura in proprietà o comodato d’uso, sia per scadenza del contratto di noleggio. Di queste, 753 riguardano le auto blu (pari al 16% del totale). Il più elevato numero di dismissioni si è riscontrato nei comparti dei Consigli regionali e Province autonome (-20% della disponibilità a inizio anno) e nei ministeri (-6.5%).
Il saldo tra acquisizioni e dismissioni, dall’inizio dell’anno, sono risultate più virtuose le amministrazioni centrali che quelle locali, con un saldo in negativo del 12,1% contro il 5,9%. In testa si trovano i ministeri con un saldo in negativo del 14,9%, seguono i Consigli regionali e Province autonome con un -14,1%.
“I dati del Formez sulle auto blu – spiega il ministro D’Alia – dimostrano che qualche passo in avanti è stato fatto, vista l’effettiva riduzione di vetture che si è verificata in alcune amministrazioni, con risparmi significativi, e l’alta partecipazione al censimento. E’ evidente però che questo non possa bastare, perché il numero di auto blu in Italia resta ancora su livelli non accettabili, specialmente nelle realtà del Mezzogiorno. Presto si vedranno gli effetti delle nuove norme contenute nel decreto sulla Pa recentemente approvato, che prorogano il divieto di acquisto a tutto il 2015 e puniscono col dimezzamento delle auto di servizio le amministrazioni che nascondono i loro numeri. Alla luce dei nuovi dati aggiornati potremo intervenire ulteriormente in modo sempre più mirato, secondo quanto previsto dal decreto 98 del 2011, per ridurre drasticamente numero e costi delle auto blu, punendo chi continua a sprecare soldi pubblici a dispetto delle difficoltà dei cittadini”.

 

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