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Le tratte ferroviarie peggiori d’Italia

treniDa un’elaborazione di Legambiente emerge che, in base a parametri come ritardi, sovraffollamento e lentezza, i viaggiatori ritengono che le tratte ferroviaire peggiori d’Italia siano La Circumvesuviana, la Roma Nettuno, la Padova-Calalzo e la Potenza-Salerno.
“La vita dei pendolari, purtroppo, non migliora – spiega Legambiente – e il futuro si fa sempre più incerto. Anche quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono su molte tratte aumentati, complici governo e amministrazioni regionali che non hanno investito in attenzione e risorse per i treni pendolari”.
Sono tre milioni i cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare, viaggiatori per i quali la situazione diventa ogni giorno più difficile. Negli ultimi anni infatti, a causa della riduzione delle risorse, il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando. Un peggioramento testimoniato da un sempre maggior sovraffollamento dei treni, da notevoli ritardi e da una scarsa innovazione delle carrozze. Le Regioni più colpite risultano essere la Campania, il Veneto, il Piemonte e il Lazio.
Lo studio spiega che rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% e le Regioni, a cui nel 2001 sono state trasferite le competenze sui treni pendolari, non hanno prestato ne attenzione ne tanto meno destinato risorse.
Negli ultimi due anni, quindi tra il 2011 ed il 2013, i servizi ferroviari hanno subito un taglio del 21% in Abruzzo e Liguria, e del 19% in Campania. Il Piemonte indossa invece la maglia nera per il massimo aumento del prezzo dei biglietti dal 2011 ad oggi: si parla di aumento del 47%. In Liguria il prezzo del biglietto è invece lievitato del 41%, in Abruzzo e Umbria del 25%. Ovviamente, nonostante gli aumenti, i servizi non hanno presentato miglioramenti.
Guardando alla classifica delle linee peggiori dello Stivale si trova al primo posto la Circumvesuviana. Il vertice della classifica in negativo è più che meritato in quanto le corse della tratta campana sono state ridotte del 40% tra il 2011 ed il 2013 a fronte di 100mila viaggiatori al giorno. Al secondo posto troviamo la Roma Nettuno, caratterizzata dal sovraffollamento delle carrozze e da ritardi ormai cronici.
Al terzo posto troviamo le 13 linee ferroviarie pendolari tagliate a Torino: “Un’ autentica beffa per i pendolari piemontesi- spiega Legambiente – che oltre ad avere subito i maggiori aumenti del costo dei biglietti hanno visto dal 2010 a oggi cancellare ben 13 linee”.
Al quarto posto troviamo la Padova-Belluno-Calalzo, al quinto l’Arquata Scrivia-Genova Brignole, al sesto la Mantova-Cremona-Milano. Voliamo al Sud per il settimo posto cui figura la Siracusa-Ragusa-Gela.
All’ottavo troviamo invece la Campobasso-Isernia-Roma, al nono la Bologna-Porretta Terme e al decimo la Potenza-Salerno.

 

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