Famiglie sempre più piccole e tanti divorzi
Nel giro degli ultimi sessant’anni il numero delle famiglie in Italia è più che raddoppiato. Solo tra il 2001 ed il 2011 le famiglie sono aumentate del 12,9%, passando da quasi 22 milioni a ben oltre i 24,5 milioni. In parallelo è sceso ulteriormente il numero dei componenti che costituiscono la famiglia: si è passato dalle 2,6 persone del 2001 alle 2,4 del 2011.
Entrambe le tendenze, spiega l’Istat nell’annuario statistico, risultano comuni alle diverse aree del Paese. Infatti negli ultimi dieci anni l’incremento del numero di famiglie è stato più elevato della media nazionale nel Centro, per il 16% e nel Nord-Est per il 15,1%.
Il numero medio di componenti delle famiglie risulta maggiore al Sud e nelle Isole, con rispettivamente 2,7 e 2,5 persone per nucleo, lievemente più basso al Nord con 2,3 e al Centro d’Italia con 2,4 persone.
Questo dimostra come sia in atto una tendenza alla diminuzione delle famiglie numerose per far spazio ai mononuclei.
Nel 2011, tuttavia, sono state concesse 88.787 separazioni personali dei coniugi, in aumento dello 0,7% rispetto alle 88.191 del 2010. Le separazioni consensuali sono state invece 75.256, mentre quelle giudiziali 13.541. Rispettivamente l’84,8% e il 15,2% del totale. Si parla di 312 separazioni ogni mille matrimoni.
Per quanto riguarda i divorzi, sono stati 53.806 nel 2011, anche questi in calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente, circa 182 ogni mille matrimoni. I figli minori di 18 anni coinvolti nelle separazioni sono stati 67.713 mentre nei divorzi 25.212. Nel 90,3% è stato stabilito l’affidamento condiviso dei figli vittime delle separazioni mentre il dato si abbassa al 76% nei casi di divorzi. Scesa invece all’8,5% la custodia esclusiva alla madre in caso di separazione e al 21,2% in caso di divorzio.