Cittadini e istituzioni sempre più lontani
È difficile stabilire quanto le immagini e i filmati di un Parlamento rissoso allontanino i cittadini dalle istituzioni. Una cosa però è certa: il trend negativo si conferma pure quest’anno. A certificarlo è l’Eurispes che nel consueto Rapporto Italia, presentato a Roma il 30 gennaio, osserva come in sette casi su dieci (70,6%) risulti in calo il senso di fiducia dei cittadini. E il dissenso comprende tutti, giovani e meno giovani. Gli sfiduciati sono il 74,3% tra i 18-24enni e il 77,5% tra gli over 65. Il Parlamento, nel 2013, aveva registrato una fiducia ai minimi storici pari al 9%. Quest’anno le cose sembrano andare meglio, si fa per dire, con una fiducia al 16% (c’è da rammentare che le elezioni dello scorso anno hanno mutato non poco gli equilibri alla Camera e al Senato con il M5S che dell’opposizione spesso “chiassosa” fa il proprio punto di forza). Resta invariata, invece, la fiducia nei riguardi del presidente della Repubblica: nel 2013 era al 44,7% (fu quello il momento del crollo, nel 2012 era infatti al 62,1), quest’anno si attesta al 44,2%.
Nei confronti della Magistratura gli estimatori rappresentano il 41,4% del campione, mentre il grado di sfiducia è al 54,8%. Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza perdono punti, chi più chi meno, ma si attestano ben oltre il 50% (i Carabinieri addirittura il 69,9%). È la Polizia penitenziaria a evidenziare il maggiore decremento. Dal 50,7% del 2010 passa, infatti, al 45,6% dei consensi.
Con il 21% dei pareri positivi, la Pubblica amministrazione è tra le categorie di istituzioni meno amate dai cittadini. Mentre, come scrive l’Eurispes, “i partiti (6,5%), peggio dei sindacati (19,2%), sembrano non trovare speranza di accreditarsi presso l’opinione pubblica come referenti affidabili”.