Compravendita senatori. Grasso su costituzione Senato a parte civile
“Io non sono un vigliacco, pertanto ho deciso di venire qui in aula per ascoltare quanto c’era da dire su questo tema. Non è stata una mancanza di coraggio a non farmi intervenire prima in assemblea, né una fuga del vigliacco anche perché non ho mai avuto queste defaillances”. E’ quanto affermato dal presidente Pietro Grasso nel corso della sua audizione a Palazzo Madama in seguito alla decisione di far costituire il Senato come parte civile nel processo sulla compravendita dei Senatori contro Silvio Berlusconi.
“Il Senato fa parte dello Stato o no? Sembra che debba procedere solo il presidente del Consiglio. Mi sono rafforzato nella convinzione che la competenza fosse mia. Il Senato ha interesse diretto a seguire quel processo proprio per il rispetto delle regole. Il dovere morale non c’entra, lasciamo da parte la parola morale. Se non c’è un precedente di costituzione di parte civile del Senato, forse è perché non c’era mai stato prima un processo del genere. Sono rimasto impressionato dal fatto che siano indicate le date delle sedute in cui si sarebbero commessi i fatti. La facoltà di costituirsi parte civile ha un termine di decadenza e la mia preoccupazione come rappresentante del Senato era di non poter far valere una facoltà che il Senato ha. Da parte mia nessun pregiudizio e nessuna persecuzione”.
Tuttavia, ha sottolineato poi Grasso: “La costituzione di parte civile si può anche revocare: ci sono gli strumenti, se tutta l’Aula del Senato è d’accordo. Ma io ho preso la mia decisione in totale autonomia. È stata una scelta super partes, una scelta discrezionale, che la funzione che ricopro mi attribuisce. Non ho subito nessuna pressione, ho agito in piena autonomia e indipendenza. Non ho umiliato il Consiglio di Presidenza”.