Lo stato di salute del sistema universitario
Non è un quadro roseo quello disegnato dal Rapporto Anvur sullo stato di salute del sistema universitario italiano. Il numero degli immatricolati, degli iscritti e dei laureati sono inferiori rispetto alla media Ue.
Entrando nel dettaglio è infatti possibile osservare come, nonostante sia cresciuta notevolmente la quota degli italiani 25-34 enni in possesso di una laurea (dal 7,1% del 1993 al 22,3% del 2012), il dato si presenti ancora una volta troppo basso in confronto al 35% della media europea. Questo perché su una media di cento iscritti ai corsi di laurea solo 55 raggiungono l’obiettivo finale. Un rapporto, quello tra iscritti e laureati, che in Europa si attesta al 69% con picchi in Germania, Spagna e Regno Unito: rispettivamente con il 75%, 78% e 79%.
Le immatricolazioni hanno registrato un calo del 7,6% (21 mila unità) per la fascia di età tra i 18 ed i 22 anni. Più profondo il calo delle immatricolazioni over 23: -76% (48 mila unità).
Secondo gli analisti dell’Anvur la causa è da ricercarsi sia nel calo dei diplomati che nella mancanza di incentivi per gli studenti lavoratori.
Nonostante il calo interessi tutta la penisola i picchi più alti sono stati riscontrati negli atenei del Centro e del Sud, rispettivamente in calo del 2% e del 30%, contro il 10% del Nord del Paese.
Solo il 55% degli studenti che hanno conseguito una laurea triennale ha scelto di proseguire iscrivendosi alla magistrale. Un dato che sale al 60,3% dei laureati triennali si iscrive ai corsi di laurea magistrali, mentre lo stesso tasso risulta più contratto al Centro (50,9%) e al Nord (52,5%).
Stando al Rapporto il 15% degli iscritti decide di abbandonare gli studi al termine del primo anno e un altro 15% cambia, nello stesso periodo, corso di laurea.
In media la laurea triennale viene conseguita in cinque anni e un mese, mentre per le lauree magistrali si attesta a 2,8 e a 7,4 per quelle a ciclo unico. Solo un terzo degli universitari triennali e quasi la metà dei magistrali conclude gli studi nei tempi previsti.
Di conseguenza il 42% degli studenti iscritti alla triennale ed il 32% di quelli iscritti alla magistrale risultano fuori corso.