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Tutti i numeri del vino italiano

di Matteo Buttaroni

vinoCosa è emerso dalla 48esima edizione di Vinitaly? Che l’Italia, se viaggiasse di pari passo con il settore vinicolo, non parlerebbe più di crisi economica. “Il vino – spiega infatti il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – è la metafora del riscatto possibile del nostro paese, i numeri dicono che quando l’Italia fa l’Italia, supera gli steccati e riesce a fare aggregazione, vince nel mondo”.
Quello della viticoltura è una di quelle eccellenze, come di fatto l’intero settore agroalimentare, su cui il nostro Paese deve puntare. I dati relativi al 2013 parlano chiaro: il settore enologico genera un fatturato annuo di 12 miliardi di euro, dando lavoro a 1,2 milioni di addetti (registrando una crescita del 50% nel giro di dieci anni). Nell’anno preso in questione la superficie vitata registrata è ari 654.800 ettari e presenta 384 mila aziende viticole e 63 vinificatrici.
La maggior parte del mercato è rappresentato dai consumi interni ma, nonostante nell’export venga impiegato un volume inferiore alla metà del vino totale prodotto, è proprio la crescita del mercato estero a trainare il settore. La quantità di vino in partenza dall’Italia risulta infatti minore rispetto all’anno precedente (20 milioni di ettolitri contro gli oltre 21 del 2012) ma ha generato comunque, per la prima volta, oltre cinque milioni di euro. Un dato in crescita del 7% grazie all’aumento del valore medio unitario, passato da 2,20 euro a 2,47.
Stessa cosa succede nel mercato nazionale: nonostante i consumi siano scesi sotto la soglia dei 40 litri pro capite, la spesa delle famiglie ha registrato un lieve incremento. In media le famiglie italiane dedicano all’acquisto di vino circa 12 euro al mese, il 2,5% della spesa alimentare e lo 0,48% della spesa mensile totale.
Il 41% del vino totale esportato viene destinato agli Stati Uniti e alla Germania, per un valore di oltre un miliardo di euro. Nel Regno Unito si registra una crescita, trainata dalla domanda di spumante, del 15,4% passando da 535 milioni a 618 milioni. Crescono anche le esportazioni verso la Russia, +14,4%; verso la Svezia, +15,2%; verso la Norvegia.
L’interesse estero nei confronti del settore vinicolo del brand Italia si riscontra anche dal turismo: sono quattro milioni gli enoturisti delle cantine che girano lo stivale, dei quali la quasi totalità è straniero. Le mete più ambite sono il Piemonte, la Sicilia e la Toscana.

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