Caso Marò, Girone e Latorre in videoconferenza: “I Paesi dialoghino”
“Italia e India dialoghino: sono due democrazie che devono incontrarsi in nome della nostra innocenza che ribadiamo a gran voce. Siamo militari, ho personalmente 30 anni di servizio e conosco qual è la mia sfera di competenze da cui non voglio e non posso uscire perché le stellette che abbiamo addosso sono ben salde. Ciononostante, dopo aver sentito gli onorevoli, uscendo dalle mie competenze, ribadisco il mio suggerimento che è quello del dialogo. I nostri Paesi hanno firmato trattati: tutti sappiamo tutto, ma noi siamo ancora qui. Vorremmo che venisse riconosciuta la nostra innocenza, vorremmo che i nostri Paesi dialoghino per la pace perché il muro contro muro porta solo a distruzione. Da quasi due anni siamo costretti ad essere lontani ed essere presenti in Italia solo attraverso una webcam. Sono due anni che con dignità andiamo avanti: abbiamo obbedito degli ordini e siamo oggi ancora qui, abbiamo mantenuto la parola che ci è stata chiesta di mantenere e che con dignità e onore per la nazione, per i soldati italiani e tutti popoli del mondo, continuiamo a mantenere”, così i marò detenuti in India nel corso di una video conferenza in occasione della Festa della Repubblica.