Disoccupazione, Draghi: “Colpisce soprattutto Paesi con problemi debito sovrano”
Al contrario degli Usa l’Eurozona ha subito due recessioni e questo è rilevabile dall’andamento del tasso di disoccupazione nell’area euro e negli Stati Uniti. Dal 2008 all’inizio del 2011, la fotografia è la stessa, prima la disoccupazione cresce e poi inizia a scendere, in quanto la fonte dello shock era comune alle due aree, la crisi in altre parole era sincronizzata sia a livello di mercati finanziari, sia a livello di caduta del commercio mondiale, associata a una correzione al ribasso nei prezzi delle attività in particolare in quelli delle case. Negli Usa la disoccupazione ha continuato a scendere, nell’Eurozona è cominciata la risalita fino al picco dell’aprile 2013. Con una grande differenza, nell’unione monetaria, ,questa volta, la perdita di posti di lavoro si è concentrata in quei paesi vittime delle tensioni di mercato sui titoli del loro debito pubblico. Da qui la frammentazione dei mercati dell’euro, il blocco dei meccanismi di trasmissione della politica monetaria e la disabilitazione parziale degli strumenti di stabilizzazione macroeconomica”, così Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso del formi delle banche centrali.