È ancora la Svizzera l’economia più competitiva
Nella classifica del World Economic Forum la Svizzera occupa, per il sesto anno consecutivo, la vetta come l’economia più competitiva al mondo.
Per stilare la classifica il World Economica Forum prende in esame parametri come la trasparenza delle istituzioni, la cooperazione tra settore pubblico e privato, il mercato del lavoro, le infrastrutture e il sistema formativo e dell’istruzione. Tutti punti di forza della Svizzera. Tuttavia, spiega l’economista Thyerry Geiger, “il moltiplicarsi delle iniziative populiste può mettere in pericolo la capacità della Svizzera di innovare e di attirare talenti. Se si limita l’accesso al mercato del lavoro, potrebbe prodursi una mancanza di competenze. Qui c’è una sfida importante da raccogliere”.
Come la Svizzera, anche la posizione di Singapore, al secondo posto, rimane invariata rispetto allo scorso anno. Si notano invece cambiamenti al terzo, quarto e quinto posto: gli Stati Uniti scavalcano Finlandia e Germania e si piazzano al terzo gradino della graduatoria. La Finlandia si ferma al quarto mentre la Germania al quinto.
Il Giappone migliora salendo al sesto posto, contro il nono dello scorso anno, Hong Kong aò settimo e l’Olanda all’ottavo. Chiudono la top ten Gran Bretagna, che passa dal decimo al nono posto, e Svezia, che scivola dal settimo al decimo. La Francia rimane ferma al 23esimo gradino, la Spagna al 35esimo e l’Italia al 49esimo. Migliorano Irlanda, Portogallo e Grecia, passando rispettivamente al 25esimo, 36esimo e 81esimo posto.
Guardando invece ai Paesi del Brisc troviamo al 57esimo il Brasile, al 53esimo la Russia, al 71esimo l’India, al 28esimo la Cina e al 56esimo il Sudafrica.
C’è da sottolineare che il 49esimo posto ottenuto dall’Italia è una posizione di tutto riguardo tardando singoli piazzamenti del Paese nei singoli parametri. Per fare alcuni esempi: l’Italia si piazza al 139esimo posto per la difficoltà di accesso al credito delle imprese, al 134esimo per l’elevato peso del fisco, al 136esimo per la rigidità del mercato occupazionale, al 143 esimo per l’efficienza del sistema giudiziario e al 132esimo per il crimine organizzato.