Le elezioni in Emilia Romagna e Calabria
Ad una prima e immediata lettura, i risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, che hanno visto trionfare il centrosinistra, destano scalpore. Il motivo è presto detto: il dato sull’affluenza troppo basso, al di là di qualsiasi motivazione di “esclusività” della tornata elettorale poco amplificata mediaticamente, che l’indomani hanno provato a spiegare diversi commentatori.
Giusto per rendere l’idea: in Emilia Romagna ha votato il 37,7%, contro il 68 delle precedenti elezioni. In Calabria il 44% contro il 59 del 2010 (si è votato soltanto nella giornata di domenica 23 novembre). A vincere in Emilia Romagna, si diceva, è stato il candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini con il 49% dei consensi; a seguire il candidato del centrodestra, il leghista Alan Fabbri (con l’ottima prestazione della Lega Nord che supera Forza Italia); al terzo posto si colloca l’esponente del Movimento 5 Stelle che, ben al di sotto delle aspettative, raccoglie il 13% dei favori.
In Calabria, mentre scriviamo, gli scrutini non sono ancora terminati, ma il dato è consolidato. Vince il candidato del centrosinistra Mario Oliverio con il 61% dei voti; il candidato del centrodestra Wanda Ferro si ferma invece quasi al 24%; poco meno del 9% il candidato di Nuovo Centrodestra e Udc, Vincenzo D’Ascola.
I commenti via Twitter
Vittoria netta, bravissimi @sbonaccini e @Oliverio_MarioG
Massimo rispetto per chi vuole chiacchierare.
Noi nel frattempo cambiamo l'Italia
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Novembre 2014
Male affluenza, bene risultati: 2-0 netto. 4 regioni su 4 strappate alla dx in 9 mesi. Lega asfalta forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Novembre 2014
Per la #Lega in Emilia-Romagna un risultato storico!
GRAZIE. Ora non ci fermiamo: costruiamo l'Alternativa a Renzi in tutta Italia.
#Salvini
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 24 Novembre 2014
Più del 60% di gente che non va a votare è una SCONFITTA per tutti.
Perché tutta questa sfiducia secondo voi?
Come tornare a coinvolgere?
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 24 Novembre 2014