Pd, Cofferati si dimette: “E’ un partito alla frutta”
“Renzi va in televisione a darmi dell’ipocrita, che i vicesegretari bollano come inspiegabile e ingiustificato il mio addio al Pd. Solo insulti e offese. Se un partito, invece di chiedersi le ragioni delle dimissioni di uno dei suoi fondatori, reagisce così, siamo alle frutta. Anzi, ormai al digestivo”. Così Sergio Cofferati intervistato da La Repubblica sulle sue dimissioni. “Per un mese e mezzo – spiega – ho informato la Serracchiani e Guerini, i due vice di Renzi, dello scempio che si stava consumando (alle primarie ndr.) in Liguria, dei rischi di inquinamento del voto, della partecipazione organizzata del centrodestra con l’Ncd e anche Forza Italia alle nostre consultazioni per votare e far votare la Paita, con la partecipazione attiva di certi fascistoni mai pentiti, e la presenza perfino di personaggi in odor di mafia ai gazebo e ai seggi”.