Mercato delle auto, prosegue la risalita
Nel 2014 dopo sei anni in negativo le immatricolazioni sono tornate a crescere confermando il trend positivo anche nei primi mesi del 2015. Secondo il ministero dei trasporti a marzo le iscrizioni di nuovi veicoli sono aumentate del 15% rispetto al marzo del 2014, dopo il +8% registrato nel primo bimestre del 2015 sullo stesso periodo dello scorso anno.
Guardando i dati riportati nell’Osservatorio sulla filiera autoveicolare italiana 2015, redatto dalla Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con Anfia e Camera di Commercio di Modena, si può notare come rispetto all’anno pre-crisi il numero delle immatricolazioni si sia quasi dimezzato, diminuendo del 13% tra 2007 e 2008, dell’1% tra il 2008 e il 2009, del 9% tra il 2009 e il 2010, del 10% tra il 2010 e il 2011.
Il picco maggiore si è registrato tra il 2011 e il 2012 (-20%), a cui sono seguiti il rallentamento della caduta (-7%) riscontrato tra il 2012 e il 2013, e la risalita, del 5%, tra 2013 e 2014. Per l’anno in corso le stime indicano un +12%.
Analogamente è andata anche per la produzione: dopo una serie di cali tra il 2007 e il 2012, nel 2013 si è registrato una sorta di pareggio che si è poi tramutato in una risalita, del 6%, nel 2014.
In controtendenza sono invece risultate le esportazioni che, a parte una crescita costante tra 2009 e 2011 (da 13.092 milioni di euro a 19.131 milioni) e una lieve risalita nel 2013 (19.310 milioni di euro) sul 2012 (18.239 milioni di euro), hanno chiuso il 2014 in calo di 0,2 punti percentuali, a 19.268 milioni di euro.
Al contrario le importazioni, che sono scese tra il 2007 e il 2009 (da 12.054 milioni di euro a 9.097 milioni) e nel 2012 sul 2011 (da 11.824 milioni di euro a 10.657 milioni) , sono in crescita constante ormai dal 2012. Lo scorso anno le importazioni dai paesi esteri sono cresciute del 4,2% a 11.726 milioni di euro.
In termini di fatturato l’intera filiera dell’auto ha riportato, sempre nel 2014, una crescita del 3,6% (dopo il +1,8% del 2013 sul 2012) a 40 miliardi di euro (dai 38,63 miliardi del 2013 e i 37,96 del 2012). Tra i vari dati l’Osservatorio spiega poi che, calcolando anche la componentistica, le imprese che in Italia operano nel settore sono 2.539 e danno lavoro a 165.300 persone.
(articolo pubblicato il 2 aprile 2015 su Tgcom24)