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La mancata ripresa del lavoro

lavoro_impreseL’economia italiana cresce ad un ritmo moderato. L’Istat lo ha sottolineato nella nota mensile di luglio, attribuendo parte delle responsabilità al rallentamento del commercio internazionale. Inoltre, pur non in presenza di segnali positivi (si vedano le performance dell’industria manifatturiera e l’andamento della domanda interna), alcuni fattori – la mancata ripresa dell’occupazione, in primis – rappresentano un motivo di forte preoccupazione. A risentire negativamente della situazione generale è la fiducia dei consumatori.
Dopo il temporaneo recupero certificato a giugno, infatti, il clima di fiducia dei consumatori è nuovamente sceso a luglio di circa 3 punti. Particolarmente consistente è stata la caduta relativa al clima economico (circa 10 punti), osserva l’Istat. Secondo cui, invece, si registrano miglioramenti, definiti marginali, soltanto riguardo alla possibilità (attuale e futura) di risparmio e al giudizio sul bilancio familiare.
Si tratta di un incremento dovuto alla riduzione della quota di persone che ha ammesso di dover ricorrere all’uso dei risparmi per poter affrontare le spese correnti, come spesso accaduto negli anni della crisi economica. Potrebbe così ridursi la quota delle famiglie che dichiarano di non riuscire a risparmiare (nel 2013 erano il 70,3%, in crescita rispetto al 65,6% del 2008).
Tuttavia la ricostituzione dei risparmi erosi durante la crisi economica non è l’unica preoccupazione degli italiani. Una buona parte dei quali è alla ricerca di un primo impiego (il discorso vale sopratutto per i giovanissimi) o di un nuovo lavoro, dopo averne perso uno nel corso degli anni della crisi economica.
Come è la situazione sul fronte occupazionale, dunque? Dall’inizio del 2015 i livelli di occupazione sono rimasti sostanzialmente stazionari, sottolinea l’Istat nell’ultima nota mensile. Il discorso vale tanto per gli occupati, la cui quota è diminuita dello 0,1% a luglio rispetto al mese precedente, quanto per i disoccupati, definiti tali perché alla ricerca attiva di un impiego. Il tasso di disoccupazione – ovvero il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e la forza lavoro, composta dagli occupati e dai disoccupati – è cresciuto di due punti decimali a giugno, attestandosi al 12,7%.

(articolo pubblicato il 7 agosto 2015 su Tgcom24)

 

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