Il mercato del lavoro in affanno | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il mercato del lavoro in affanno

giovanilavoroUn’ulteriore conferma di come il mercato del lavoro sia ripartito ad un ritmo ancora lento nonostante la generale risalita economica arriva dall’Istat: in Italia è diminuito il numero delle imprese che creano lavoro. L’Istat, che fa riferimento alle aziende attive con dipendenti (escluse la pubblica amministrazione, l’agricoltura e il non profit), parla di un calo del 3% nel 2014 rispetto al 2013.
L’Istat definisce questa tipologia d’impresa l’autentico motore dell’economia, poiché c’è da considerare che le aziende con addetti rappresentano appena un terzo del totale (la maggior parte, cioè, sono condotte da una sola persona che al massimo si avvale di collaboratori), eppure gran parte dell’occupazione, circa l’80% del totale degli addetti, si deve proprio alle imprese con dipendenti.
Dunque sono 13 milioni gli addetti, di cui 11 milioni i dipendenti, per un calo dell’1,4% rispetto al passato. Anche se di recente notizie confortanti sono giunte dal saldo positivo di 38 mila imprese (rilevazione Movimprese), tenuto conto ovviamente della tipologia, appare evidente come ciò non sia sufficiente per creare nuova occupazione, ancora al di sotto del potenziale che la crisi ha spazzato via. E anche le imprese innovative, di solito quelle che presentano una migliore capacità occupazionale, da sole non riescono a compensare le perdite registrate altrove.
Allo stesso modo le imprese gazzelle – le piccole aziende che evidenziano un notevole tasso di crescita (fatturato e/o occupazione) –, che secondo il Cerved dal 2007 al 2012 hanno visto raddoppiare il fatturato (circa il 3,4% di quelle monitorate, 3.472 unità), non hanno ottenuto risultati analoghi in termini occupazionali.
Osservando gli ultimi dati provvisori dell’Istat sul lavoro si scopre che il calo dell’occupazione a giugno ha riguardato soprattutto i più giovani, i ragazzi sotto i 25 anni: 80 mila occupati in meno nel giro di un anno.
Guardando, infine, alla dimensione d’impresa delle aziende che creano lavoro, la riduzione maggiore si registra per la classe 1-9 addetti (-3,2%). Ma sono le imprese con 100-249 addetti nelle costruzioni ad avere registrato la flessione più marcata: -8,8%.

(articolo pubblicato l’11 agosto 2015 su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Russia, Putin: «Da luglio armi nucleari russe in Bielorussia»

Incontrando oggi a Sochi il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha annunciato che il dispiegamento di armi nucleari russe in…

9 Giu 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Zelensky: «In corso battaglie molto brutali»

«Sono in corso battaglie molto brutali, ma stiamo vedendo dei risultati». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nelle ore in cui dovrebbe essere iniziata la…

9 Giu 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Trump incriminato per i documenti riservati trovati nella sua villa

Donald Trump ha annunciato di essere stato incriminato dai procuratori federali per aver portato via dalla Casa Bianca documenti riservati, poi trovati dall’Fbi nella sua…

9 Giu 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »

Migranti, raggiunta un’intesa sul nuovo Patto Ue

Intesa raggiunta. Al termine di un lungo negoziato, i ministri degli Interni dell’Unione europea, riuniti in Lussemburgo al Consiglio Affari interni, hanno trovato ieri un…

9 Giu 2023 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia