Consumi in crescita del 2,1% a luglio
A luglio i consumi hanno registrato la variazione tendenziale più elevata degli ultimi cinque anni. Segno che sia la domanda relativa ai beni che quella relativa ai servizi hanno, ormai, reingranato la marcia giusta. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Indicatore dei Consumi della Confcommercio (ICC).
Il settimo mese dell’anno ha infatti riportato una crescita dell’indice pari allo 0,4% sul mese precedente e del 2,1% su luglio 2014 confermando il miglioramento della domanda dei consumatori, ormai in atto da qualche mese, e accompagnando così le buone performance degli altri indicatori dell’economia italiana. Insomma la ripresa, seppur lenta, c’è.
A confermarlo anche l’Eurostat che nelle stime della seconda lettura ha rivisto al rialzo la crescita italiana del secondo trimestre. Secondo le prime indicazioni, infatti, il Pil del nostro Paese sarebbe dovuto crescere dello 0,2%, le nuve stime indicano invece un +0,3%. Al rialzo anche il dato relativo all’intera area della moneta unica: dal +0,3% della prima lettura al +0,4%.
Tornando ai consumi: l’aumento dello 0,4% congiunturale è legato soprattutto alla crescita della domanda di beni, mentre quella di servizi ha registrato un -0,1%. Entrando nel dettaglio: la domanda di beni e servizi per la casa ha riportato un +1,7% rispetto al mese precedente, mentre quella di beni e servizi per la mobilità un +0,9%.
Più modesta la crescita della domanda di beni e i servizi per le comunicazioni, con un +0,3%, quella di abbigliamento e calzature, che riporta invece un +0,2% e quella relativa agli alimentari, alle bevande e ai tabacchi, avanzata solo di un decimo di punto. Calo dello 0,3% e dello 0,2% per beni e servizi ricettivi e alberghi, pasti e consumi fuori casa. Lieve flessione, dello 0,1%, anche per beni e servizi per la cura della persona.
Il confronto tendenziale mostra invece una crescita del 2,3% per la domanda relativa ai beni e del’1,6% per quella relativa ai servizi. Nel dettaglio, l’indicatore mostra una crescita consistente per i beni e servizi per la mobilità, +8,8%, e per beni e servizi per le comunicazioni (+5,1%). Su base tendenziali si registra una contrazione, dello 0,2%, solo per la spesa relativa ad alimentari, bevande e tabacchi.