Cosa pensano gli italiani della riforma del Senato
Martedì palazzo Madama ha dato il via libera (non ancora definitivo) alla riforma del Senato. Secondo l’indagine dell’Istituto di ricerca Tecnè per Porta a Porta, la maggior parte degli intervistati (il 51%) ha dichiarato che avrebbe preferito che il Senato fosse stato eliminato del tutto. Quasi uno su tre (il 27%) condivide la riforma mentre il 14% lo preferiva com’era prima (l’8% è senza opinione). Ampia anche la quota di quanti, guardando ad un punto specifico della riforma, risultano d’accordo con la riduzione del numero dei senatori da 315 a cento: il 75% del totale.
Se la riforma del Senato venisse posta a Referendum il 41% voterebbe a favore, il 35% contro mentre il 15% non andrebbe a votare (senza opinione il 9%).
Intenzioni di voto e fiducia nel governo
Se si votasse oggi per le elezioni politiche il Pd si confermerebbe primo partito con il 33% dei voti (contro il 32% di un mese fa), il Movimento5Stelle guadagnerebbe lo 0,5%, ottenendo il 27,5% dei voti mentre la Lega Nord il 15% (contro il 15,5% del precedente rilevazioni). Forza Italia si attesterebbe, invece, all’11,5% e Fratelli d’Italia al 4% come anche Area Popolare. Sel scenderebbe al 3% e Idv si manterrebbe allo 0,5% come scelta civica. Il dato riguardante gli incerti e l’astensione si presenterebbe al 52%.
Rispetto ad un mese fa la fiducia nel governo è salita di due punti percentuali, portandosi al 26%. Sale anche la fiducia nel premier Matteo Renzi (+1%), al 33%.
Sfoglia l’indagine Tecné-Porta a Porta in Pdf
Il sondaggio è stato effettuato il 12 ottobre 2015. Numerosità pari a 1.000 casi con metodo Cati su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana. Margine d’errore +/- 3,1% sui risultati a livello dell’intera popolazione. Estensione territoriale: intero territorio nazionale. Committente: Porta a Porta.