Hiv, nel nostro Paese oltre 130mila affetti
“Si stima che le persone con Hiv nel nostro Paese siano circa 130-150mila, ma solo 94mila sono attualmente in terapia. Gli altri, ossia uno su tre, non sanno ancora di essere malati, per colpa dell’assenza di screening adeguati, di diagnosi precoce, di un calo di attenzione dei malati ma anche dei medici. Purtroppo le diagnosi di Aids sono molto tardive e si arriva a diagnosticare la malattia tra i 5 e gli 8 anni dopo l’infezione. Perche’ l’Hiv è un virus subdolo, crea infezione dopo 6-8 settimane dal contagio, ma la patologia non viene quasi mai riconosciuta per quello che è.
Herpes, candidosi, perdita di peso: il medico di base prescrive antivirali e manda a casa il paziente. Solo il 5 per cento dei malati viene diagnosticato in questa fase. Poi da infezione si fa malattia, e passano anni prima che esploda e faccia stare davvero male. Allora si diagnostica, ma puo’ essere troppo tardi”, è quanto spiega Carlo Federico Perno, ordinario di virologia all’Università di Roma Tor Vergata, nel corso del ì congresso europeo sull’Aids.