L’85,2% delle tredicesime andrà in tasse
Oltre 34 miliardi di euro. A tanto ammonteranno le tredicesime mensilità quest’anno. Una cifra in aumento rispetto ai 34,20 miliardi del 2014, ma che anche nel 2015 verrà spesa in gran parte per pagare tasse. E’ quanto emerge da un’analisi di Adusbef e Federconsumatori.
Rispetto allo scorso anno rimane stabile l’importo delle cosiddette gratificazioni natalizie destinato ai pensionati, 9,2 miliardi di euro. Sale invece dell’1% la cifra destinata ai lavoratori pubblici, 9,5 miliardi di euro, mentre registra un +0,6% quella per i dipendenti privati, a 15,7 miliardi di euro.
Dallo studio delle due associazioni di categoria emerge però che, tra tasse e aumenti, l’85,2% dell’importo complessivo delle tredicesime verrà “mangiato”, lasciando nelle tasse dei contribuenti circa 5,2 miliardi di euro (due miliardi in più rispetto allo scorso anno), ovvero il 14,8% dell’importo complessivo destinato alle tredicesime (contro l’8,47% di un anno fa).
Analizzando le singole voci, Adusbef e Federconsumatori sottolineano che quella che più pesa sul monte tredicesime è quella relativa alle bollette delle utenze, pari al 22,1% e a 7,6 miliardi di euro. A seguire troviamo l’Rc Auto che, con un importo totale in calo del 5,4% (da 5,5 miliardi a 5,2), ha un peso pari al 15,1% sul monte totale delle tredicesime (contro il 16,1% del 2014).
La voce prestiti e ratei, stabile tra 2014 e 2015, pesa invece per il 12,2% e si attesta a 4,2 miliardi di euro; quella relativa ai mutui casa per l’11,3% a 3,9 miliardi (il 4,9% in meno rispetto alo scorso anno).
Notevole anche il peso di bolli auto e moto, pari all’1,9% e a 4,1 miliardi. L’Imu e la Tasi pesano, invece, rispettivamente per il 6,1% e il 6,4% del monte tredicesime totale. Per l’Imu l’importo totale è di 2,1 miliardi di euro (contro gli 1,8 miliardi del 2014, dunque il 16.7% in più), mentre per la Tasi è di ,2 miliardi (contro i due miliardi del 2014).