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La situazione politica e la nuova legge elettorale

Secondo l'ultimo sondaggio che Tecnè ha condotto per Matrix il 60,4% degli intervistati riterrebbe opportuno andare a votare prima dell'estate, con una nuova legge elettorale
di Redazione

La maggior parte degli intervistati, il 60,4%, riterrebbe opportuno andare a votare prima dell’estate con una nuova legge elettorale. Il 19,6%, invece, andrebbe anche subito, con la legge elettorale che uscirà una volta che la Consulta si sarà espressa sull’Italicum. Il 14,9% preferirebbe attendere la fine della legislatura, primavera 2018 (senza opinione il 5,1%). È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Tecnè per Matrix del 10 gennaio 2017.

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Quale sistema elettorale viene ritenuto più adatto per l’Italia? Il 36,2% si dichiara favorevole al maggioritario con colleggi uninominali, il 18,6% al proporzionale con premio di maggioranza, il 17,2% al proporzionale puro. Da notare che una quota importante, il 28%, non esprime un’opinione.

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Se si votasse oggi per le elezioni politiche, il PD risulterebbe essere il primo partito con il 30,5% dei voti. Il Movimento 5 Stelle seguirebbe con il 28,8% delle preferenze. Forza Italia si collocherebbe al 13,4%, mentre la Lega si attesterebbe al 12,1%. Fratelli d’Italia sarebbe al 4,6%, Area Popolare al 3,5%, Sinistra Italiana al 3,1% (altri partiti al 4%).

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Tecnè ha provato allora a simulare i possibili esiti, sulla base delle intenzioni di voto, considerando i diversi scenari, nei casi si votasse con un sistema proporzionale o con il Mattarellum. Nella prima ipotesi – gli effetti del proporzionale (con sbarramento al 4%) – la ripartizione dei seggi alla Camera prevede 618 seggi assegnati in 27 circoscrizioni + 12 seggi assegnati all’estero e al Senato 318 seggi assegnati all’interno di 18 regioni + 7 in Trentino Alto Adige + 1 in Valle d’Aosta + 6 assegnati all’estero. In questo caso il PD otterrebbe alla Camera 207 seggi (il 32,9%) e 103 seggi al Senato (il 32,7%). Il M5S rispettivamente 198 e 97 (31,4% dei seggi alla Camera e 30,8% al Senato); Forza Italia 92 e 46 (14,6% sia alla Camera che al Senato); la Lega 83 e 41 (13,2% alla Camera e 13% al Senato); Fratelli d’Italia 32 e 15 (5,1% alla Camera al 4,8%). Resterebbero escluse Sinistra Italiana e Area Popolare. Di fatto nessuna forza politica, salvo successive alleanze, riuscirebbe ad ottenere una maggioranza in Parlamento.

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La situazione appare ingarbugliata anche nella seconda ipotesi, gli effetti del Mattarellum. La ripartizione dei seggi alla Camera prevede in questo caso 475 seggi assegnati nei collegi uninominali + 155 di recupero proporzionale e al Senato 232 assegnati nei collegi uninominali + 83 di recupero proporzionale. La coalizione PD+AP+SC (stima voti al 34,1%) otterrebbe così 268 seggi alla Camera (il 42,5% del totale) e 139 al Senato (il 44,1%). La coalizione FI-LEGA-FDI (stima voti al 30,1%), invece, potrebbe contare su 176 seggi alla Camera (il 27,9%) e 86 al Senato (il 27,3%). Il M5S otterrebbe 164 seggi alla Camera (26%) e 83 al Senato (26,3%).

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Tecnè ha ipotizzato infine due ulteriori possibili scenari. Il primo, che prevede gli effetti del proporzionale stavolta con sbarramento al 3%: la stima dei seggi ottenuti dal Pd scenderebbe allora a 194 alla Camera (il 30,8% del totale) e 96 al Senato (il 30,5%); il M5S vedrebbe assegnati 182 seggi alla Camera (28,9%) e 90 al Senato (28,6%); Forza Italia 87 seggi alla Camera (13,8%) e 43 al Senato (13,7%); Lega Nord 78 seggi alla Camera (12,4%) e 38 al Senato (12,1%); Fratelli d’Italia 29 seggi alla Camera (4,6%) e 14 al Senato (4,4%). Sinistra Italiana otterrebbe, in questo caso, 24 seggi alla Camera (3,8%) e 11 al Senato (3,5%); Area Popolare 18 seggi alla Camera (2,9%) e 10 al Senato (3,2%).
Il secondo scenario, che contempla di nuovo gli effetti del Mattarellum ma ipotizzando alleanze diverse, vedrebbe la coalizione PD-Sin.It.-SC ottenere 255 seggi – il 40,5% del totale – alla Camera e 130 al Senato (41,3%); la coalizione FI-AP-LEGA-FDI con 205 seggi alla Camera (32,5%) e 103 al Senato (32,7%); il M5S 158 seggi alla Camera (25,1%) e 77 al Senato (24,4%).

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NOTA METODOLOGICA
La situazione politica e la nuova legge elettorale

Campione rappresentativo della popolazione > 18 anni residente in Italia
Numerosità del campione: 1.000 casi – Metodo di rilevazione: CATI-CAMI
Margine di errore: +/- 3,1% (sui risultati a livello dell’intera campione)
Data di effettuazione delle interviste: 9 gennaio 2017
Committente: RTI – MATRIX
Soggetto realizzatore: Tecnè S.r.l.

 

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