Aumentano gli incidenti sul lavoro
Nei primi sette mesi dell’anno sono aumentati gli infortuni e le morti sul lavoro, stando ai dati provvisori diffusi dall’Inail. Quello della sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema fondamentale, che fino a poco tempo fa ci metteva in cattiva luce per il numero elevato di incidenti e decessi (anche nel confronto con gli altri paesi europei), salvo evidenziare un miglioramento negli ultimi anni, complice – forse – la crisi economica e l’emorragia di posti di lavoro che è seguita.
Nel periodo considerato, i primi sette mesi di quest’anno, le denunce d’infortunio pervenute all’Inail sono state 380.236, 4.750 in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (+1,3%), per effetto di un aumento infortunistico dell’1,2% registrato per i lavoratori (2.832 casi in più) e dell’1,4% per le lavoratrici (oltre 1.900 in più). All’incremento – spiega l’Inail – hanno contribuito soltanto la gestione Industria e servizi (+2,1%) e la gestione Conto Stato dipendenti (+3,6%), mentre Agricoltura e Conto Stato studenti delle scuole pubbliche statali hanno fatto segnare un calo pari, rispettivamente, al 5,0% e all’1,9%. A livello territoriale, le denunce d’infortunio sono aumentate al Nord (oltre 5.800 casi in più) e, in misura più contenuta, al Centro (+245), mentre hanno fatto registrare una diminuzione al Sud (-985) e nelle Isole (-337).
CASI MORTALI
Le denunce d’infortunio mortale sono state invece 591, 29 in più rispetto ai 562 decessi dell’analogo periodo del 2016 (+5,2%). L’incremento è legato principalmente alla componente maschile, i cui casi mortali sono saliti da 506 a 531 (+4,9%), mentre quella femminile ha fatto registrare un aumento di quattro casi, da 56 a 60 decessi (+7,1%). Dall’analisi territoriale emerge un aumento di 33 casi delle denunce d’infortuni con esito mortale nel Nord-Ovest (Lombardia +15 decessi, Liguria, +10, Piemonte +8), cui si contrappongono i dati del Centro, per il quale si registra un calo di 12 decessi (Marche -6 casi, Toscana -4, Lazio -1, Umbria -1), e quelli del Nord-Est (tre denunce in meno), dove spiccano in particolare i dati del Veneto (-10 casi) e del Friuli Venezia Giulia (+9). Nel Sud (-2 casi mortali per l’intera area geografica), l’incremento dell’Abruzzo (+15 casi) praticamente pareggia la diminuzione delle denunce registrata nelle altre regioni, mentre nelle Isole (+13 denunce), la Sicilia si evidenzia per i suoi 15 casi in più.
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale, infine, sono state 36.224, 1.336 in meno rispetto allo stesso periodo 2016 (-3,6%). Dopo anni di continua crescita, il calo delle tecnopatie denunciate conferma per quest’anno l’andamento già rilevato nei mesi scorsi. Le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, continuano a rappresentare le tecnopatie più denunciate (75,8% del complesso dei casi).
(fonte: Inail)