Incidenti sul lavoro: aumentano i casi mortali
Sei morti sul lavoro in meno di due settimane. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati i due operai di un’azienda di mangimi del bergamasco, che sono stati coinvolti nell’esplosione di un’autoclave. L’ennesimo incidente che porta il bilancio delle vittime del solo 2018 a 151 lavoratori.
L’alto numero di morti bianche è anche maggiore rispetto a quello registrato nei primi mesi del 2017, in cui i 133 decessi erano in contrasto con il precedente periodo caratterizzato da un trend in miglioramento. Dal 2008 al 2016 infatti si è notata una diminuzione delle denunce di infortunio sul lavoro che hanno corrisposto – meno che per il 2015 secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna – a un numero minore di denunce per incidenti sul lavoro con esito mortale, passate da 1624 a 1018.
Per il 2017 l’Inail ha invece registrato 1029 denunce di morti bianche, la stima ancora provvisoria è però da confermare: non tutte le denunce, infatti, vengono convalidate come tali e indennizzate. La cifra, inoltre, risulta essere sottostimata, considerazione che vale per le rilevazioni di tutti gli anni, poiché il conteggio include solo i lavoratori registrati all’Inail, escludendo quindi non solo i lavoratori a nero, che spesso a causa del lavoro gravoso e senza controllo sono maggiormente soggetti a incidenti, ma anche i liberi professionisti non obbligati all’iscrizione presso l’Istituto.
In ogni caso, nonostante le premesse, confrontando i primi mesi del 2018 con lo stesso periodo del 2017 l’Osservatorio ha raccolto 18 denunce in più.
L’aumento dell’occupazione, contestualmente alla limitata attenzione per la sicurezza e alla precarietà, contribuisce all’aumento del numero delle denunce degli ultimi anni, su cui pesano in particolar modo le denunce di infortunio e morte di uomini over 55 impiegati nel Nord-Ovest presso il settore dell’industria e dei servizi.