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Lavoro stagionale, tutte le stime per l’estate 2019

Tra giugno e luglio previste circa 934 mila nuove assunzioni, di cui il 66% in piccole imprese con meno di 50 dipendenti

di Redazione

L’Italia è un paese che può vantare un grande afflusso di turisti tutto l’anno, ma l’estate – periodo in cui per i turisti è possibile scegliere sia le mete di mare, che di montagna che le città d’arte -, è la stagione più attrattiva per il turismo e le vacanze. Questo significa una spinta per le nuove assunzioni legate al mercato del lavoro stagionale. Ovviamente la maggior parte di questa occupazione temporanea si vedrà nel settore dei servizi e relativamente a quei lavori legati al turismo e alla ristorazione, ambiti che non vanno in vacanza ma, anzi, fanno registrare aumenti dell’offerta tra giugno e settembre.

Secondo un’analisi svolta dalla Cgia di Mestre ed elaborata su dati dell’indagine Unoncamere-ANPAL, tra giugno e luglio sono previste circa 934 mila nuove assunzioni programmate dagli imprenditori italiani, il 66% delle quali nelle piccole imprese con meno di 50 dipendenti.

Come è intuibile la maggior parte di queste assunzioni sarà nel settore dei servizi il 72,5% dei nuovi lavoratori in entrata, il 20% nell’industria e un 7,5% nel settore delle costruzioni. Il maggior numero di neoassunti è previsto soprattutto al Sud, che nonostante i segnali di crescita contenuta -riportati anche da Confindustria e Confcommercio -, con il 27,6% del totale può contare ancora sulla sua spiccata vocazione turistica, che offre occasioni soprattutto ai giovani. A livello regionale in numero assoluto sarebbe la Lombardia ad assicurare più opportunità per 165.400 addetti in tutti i campi, seguita dal Lazio e dal Veneto.

Invece da Assolavoro, che per l’estate 2018 aveva censito 28 mila offerte disponibili, pervengono stime più caute per questa stagione: secondo l’associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, l’estate 2019 dovrebbe contare 26 mila nuove posizioni aperte, nei settori chiave quali il turismo e la grande distribuzione, ma anche industria sanità e moda. Le stime dell’Osservatorio di Infojobs, piattaforma per la ricerca di lavoro, confermano che a trainare la domanda di lavoro stagionale sono i settori del turismo e della ristorazione e, secondo il sito di recruitment, la domanda di lavoro proviene principalmente dalla Lombardia, dall’Emilia e dal Veneto, che pesano sul totale nazionale delle richieste rispettivamente per il 38,7%, per il 14% e per il 10%. La ricerca da parte dei datori è iniziata già da tempo e il sito registra oltre 9 mila offerte nei primi quattro mesi dell’anno, il 14,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

Le stime effettuate dai diversi canali di rilevazione concordano comunque sull’incremento delle offerte di lavoro nel periodo estivo, come di consueto. Non si può parlare però di crescita dell’occupazione, ma solo di nuove assunzioni, che sono per la quasi totalità dei casi, assunzioni stagionali, con contratti determinati e non finalizzati all’assunzione a lungo termine.

 

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