A luglio peggiora l’indice di fiducia nell’Eurozona
Il dato è in calo su base mensile anche nell’Unione europea, seppure in modo meno marcato
di Redazione
L’aggiornamento di luglio 2019 sulla fiducia, reso noto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione europea, mostra una leggera diminuzione dell’ESI, l’indicatore di fiducia economica, sia nell’Eurozona che nell’Unione europea. Per quanto riguarda quest’ultima, il calo di 0,3 punti, registrato rispetto a giugno, fa arrivare il sentiment a 102 punti. Mentre il calo, seppur più consistente (-0,6 punti), nella zona euro fa scendere l’indice a 102,7 punti, superando anche se solo di 0,1 punti le previsioni attese.

Tra i paesi dell’Unione europea, che hanno mostrato decrementi più marcati, la Germania ha segnato un -2,4 punti, mentre in controtendenza con la media europea, l’ESI è cresciuto nei Paesi Bassi di 1,7, in Italia e in Spagna, che rispettivamente segnano un bilancio positivo di 1,4 e 0,6. Prendendo in considerazione gli stati membri dell’Unione europea, che non hanno adottato l’euro, il decremento maggiore si è avuto nel Regno Unito e in Polonia: in entrambi i casi la diminuzione è stata di 0,8 punti.
Nello specifico delle componenti dell’indice per la sola Eurozona, la fiducia industriale è scesa a -7,4 punti – a giugno il calo è stato più consistente: -5,6 punti -, deludendo soprattutto le attese che ne prevedevano un calo a -7 punti. In diminuzione anche l’indicatore che misura il sentiment verso i servizi, che da 11 dello scorso mese è passato a punti 10,6. Riscontri positivi si evidenziano, invece, per quanto riguarda la fiducia nel settore delle costruzioni, dove da 5 punti di giugno raggiunge i 7,6, e del commercio al dettaglio, in cui in un mese si è convertito il segno negativo: da -0,7 punti a 0,1.
Stando ai dati diffusi pochi giorni prima, che completano il quadro sulla fiducia nell’Eurozona, peggiora, rimanendo comunque in linea con le previsioni, anche l’indicatore di fiducia dei consumatori che a luglio diminuisce fino a 6,6 punti rispetto ai 7,2 di giugno.
In generale la Direzione Generale ECFIN segnala anche un decremento marcato, che è evidente dal 2017, dell’indicatore del clima d’affari, il BCI, che nell’Eurozona diminuisce da 0,29 a -0,12.