Come saranno le vacanze degli italiani?
Secondo Airbnb gli italiani sceglieranno vacanze in Italia. Il coronavirus, però, inciderà sulla scelta dell’alloggio: più case indipendenti e piscine
di Redazione
Le misure pensate per la fase della ripartenza sono già in attuazione, ma secondo la Coldiretti la ripartenza economica dell’Italia non può prescindere dal turismo e quindi pesano le 81 milioni di presenze di turisti stranieri e italiani perse solo nell’ultimo trimestre. La Coldiretti stima che l’impatto economico dell’azzeramento della spesa turistica sia pari ad una perdita di quasi 20 miliardi di euro per shopping, trasporto, ristorazione e alloggio.
La possibilità, che si avrà dal 3 giugno, di poter entrare in Italia senza bisogno della quarantena obbligatoria di 14 giorni potrebbe aiutare a stimolare l’afflusso di turisti stranieri.
In ogni caso a mitigare gli effetti della perdita del turismo potrebbero essere gli stessi italiani. Infatti, secondo una ricerca condotta da Airbnb, quest’anno l’82% degli italiani sceglierà le vacanze in Italia, contro il 55% dello scorso anno. Secondo le stime le mete più ricercate tra quelle di mare sono la Sardegna, la Sicilia, la Puglia e la costa tra Toscana e Lazio, mentre per la montagna il Trentino Alto Adige.
Nonostante le mete, soprattutto quelle di mare, erano presenti anche lo scorso anno tra la top ten delle ricerche, si può pensare che i minori casi di coronavirus che si sono contati nelle isole e in Puglia abbiano spinto maggiormente i turisti, dato che tra le mete preferite del 2020 mancano la Liguria e l’Emilia Romagna.
Il coronavirus, più che le mete, ha modificato la scelta dell’alloggio: causa distanziamento sociale e paura del contagio, il 62% degli italiani preferirà sistemazioni totalmente indipendenti come case singole, ville o bungalow, mentre è scesa notevolmente la richiesta per appartamenti, solo il 7% rispetto al 17% dell’estate 2019. Cambiano anche le preferenze sui servizi disponibili, per la prima volta la piscina supera il Wi-Fi, dato che le regole per la sistemazione e la fruizione delle spiagge sono state emanate solo da poco. A seguire tra i servizi più richiesti la possibilità di introdurre animali domestici, cucina accessoriata, jacuzzi e aria condizionata.
La situazione sanitaria ha modificato anche la tipologia di vacanza, sembra che sia finita l’epoca delle fughe dei fine settimana e dei tour a tappe: il 66% delle ricerche riguarda soggiorni di durata superiore a una settimana, mentre lo scorso anno era il 32%, e al contempo calano drasticamente, del 70%, le ricerche per pernottamenti solo per il week end.