Vacanze a casa (o al risparmio)
È lo scenario che prevede l’ultimo rapporto Confcommercio-Censis: oltre la metà della famiglie non ha fatto programmi per l’estate a causa dell’emergenza economica e sanitaria
di Redazione
Vacanze in arrivo? Per l’estate 2020 l’atteggiamento sembra essere piuttosto attendista, in molti casi si rinuncerà e comunque al momento, a causa dell’incertezza derivante dall’emergenza sanitaria ed economica, in pochi se la sono sentita di programmare le ferie. È quanto emerge dal rapporto Confcommercio-Censis su fiducia, consumi e impatto del Covid-19. Oltre la metà delle famiglie, il 54,3% si legge nel documento, non ha fatto programmi sulle vacanze estive e circa il 30% (29,3%) rimarrà a casa non avendo la disponibilità economica (percentuale che sale al 57% per i livelli socio economici bassi). Il 9,4% dichiara che andrà in vacanza, ma riducendo il budget, solo il 7% andrà in vacanza senza particolari limiti.
A causa della crisi sanitaria e del conseguente lockdown, afferma ancora il rapportto Confcommercio-Censis, il 42,3% delle famiglie ha visto ridursi l’attività lavorativa e il reddito, il 25,8% ha dovuto sospendere del tutto l’attività e il 23,4% è finito in Cig. Quasi sei famiglie su dieci temono di perdere il posto di lavoro e che resta molto ampia la fascia di chi, dopo la riapertura del paese, guarda al futuro con pessimismo: il 52,8% vede “nero” per la propria famiglia, percentuale che sale al 67,5% con riferimento alle prospettive del paese.
Quanto ai consumi, infine, il 23% ha dovuto rinunciare definitivamente all’acquisto di beni durevoli (mobili, elettrodomestici, auto) già programmati e il 48% a qualunque forma di vacanza (week end, ponti, Pasqua, vacanze estive).