Com’è andato il Cashback di Natale
Il 1° gennaio è iniziata ufficialmente il cosiddetto Cashback, intanto i dati relativi alla sua sperimentazione durante il periodo natalizio mostrano risultati incoraggianti sull’utilizzo dei pagamenti elettronici
di Redazione
Dal Primo gennaio è iniziato ufficialmente il Cashback nella sua versione definitiva che prevede i rimborsi dei pagamenti effettuati tramite pagamento elettronico (ma non online). La misura è su base semestrale, quindi prevede tre tranche, dal gennaio al 30 giugno, dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 e la terza dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022, tutti con previsione di pagamento entro trenta giorni dalla scadenza del periodo. Dall’inizio dell’anno all’8 gennaio i cittadini iscritti al Cashback sono oltre 6,2 milioni, per un totale di 9 milioni di nuove transazioni registrate solo in otto giorni.
Il provvedimento di rimborso sta quindi iniziando bene e promette meglio, visti i dati relativi al periodo di test (dall’8 dicembre al 31 dicembre) che si sono rivelati essere al di sopra delle aspettative.
Infatti, i dati del Governo mostrano che nel periodo sperimentale gli iscritti al Cashback sono stati più di 5,87 milioni, per l’occasione sono stati attivati 9,8 milioni di strumenti di pagamento elettronico – ad oggi ammontano ad oltre 10,6 milioni -, 7,6 milioni dei quali effettuati dall’app IO, mentre le transazioni effettuate in poco più di tre settimane sono state oltre 63 milioni, per un importo medio di 46 euro.
Circa 3,2 mila partecipanti hanno rispettato la condizione minima per ricevere il rimborso, ovvero effettuare almeno 10 transazioni elettroniche, non pagamenti online, per un valore totale di erogazioni che supera i 222,668 milioni di euro.
La misura prevedeva un rimborso massimo di 150 euro a fronte di 1500 euro spesi nel periodo di sperimentazione natalizia, perciò i dati sulle fasce di rimborso mostrano che solo il 3,1% degli aventi diritto otterranno il rimborso massimo di 10 euro, il 14,5%, corrispondente a 468.822, otterrà un rimborso compreso tra i 100 e i 149 euro, la maggior parte, il 49,6% riceverà un rimborso per un importo tra i 50 e i 99 euro, mentre il 32,8% dei partecipanti otterrà un rimborso inferiore ai 50 euro.
La buona riuscita della misura si vede, oltre che nella platea significativa di beneficiari, anche nell’ammontare di transazioni inferiori a 25 euro, che durante la sperimentazione sono state circa la metà del totale, più precisamente il 48,5%, e ciò connota il raggiungimento di uno degli obiettivi: utilizzare i pagamenti elettronici anche per acquisti di importi non elevati e quindi riuscire ad incentivare l’utilizzo della carta per le spese di tutti i giorni.