Pil, Confcommercio: «A marzo previsto un calo del 4,7% su febbraio»
«Con le nuove chiusure decise dal Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus a marzo il Pil potrebbe avere un calo del 4,7% su febbraio e un aumento del 7,3% su marzo 2020 quando però il Paese era in lockdown». È quanto emerge nell’indagine sulla congiuntura di Confcommercio secondo la quale nel complesso del primo trimestre la variazione dovrebbe attestarsi al -1,5% rispetto all’ultimo quarto del 2020 e al -2,6% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Nel mese di febbraio, l’indicatore dei consumi di Confcommercio registra un calo del 12,2% su base annua, sintesi di una riduzione del 28,2% per i servizi e del 5,8% per i beni. Per gli alberghi il calo tendenziale è del 70%. L’allentamento di alcune restrizioni, su gran parte del territorio, ha permesso, a febbraio, una ripresa in termini congiunturali dei consumi, favorendo il contenimento delle perdite su base annua rispetto alla pesante caduta registrata a gennaio (-17,5% dato rivisto al ribasso rispetto alla prima stima).