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Settore manifatturiero in ripresa in Italia e nell’Eurozona

Nel nostro paese l’indice PMI è salito a 59,8 punti dai 56,9 di febbraio, segnando il maggiore miglioramento delle condizioni operative in 21 anni

di Redazione

A marzo l’attività del settore manifatturiero italiano ha riportato il miglioramento più forte da oltre venti anni. È quanto emerge dall’ultima analisi sul settore realizzata da IHS Markit. Nel mese considerato, infatti, l’indice PMI manifatturiero è salito a 59,8 punti dai 56,9 di febbraio, segnando il maggiore miglioramento delle condizioni operative in 21 anni. Ma i dati in crescita sono osservabili anche nell’Eurozona, con il PMI che vola al top da 24 anni. In questo caso l’indice è aumentato a 62,5 punti, dai 57,9 di febbraio e dai 62,4 della stima peliminare.

Secondo gli ultimi dati PMI, alla fine del primo trimestre aumenta lo slancio della ripresa del settore manifatturiero italiano. A marzo, sia la produzione che i nuovi ordini sono aumentati ai tassi più rapidi in oltre tre anni per via della maggiore domanda da parte dei clienti. Di conseguenza, le aziende campione hanno aumentato il ritmo di assunzione, mentre è rimasto elevato l’ottimismo sull’attività dei prossimi dodici mesi. Tuttavia, l’allungamento dei tempi medi di consegna dei fornitori ha contribuito all’aumento della pressione inflazionistica, con l’ultima espansione dei costi che è stata la maggiore in quasi dieci anni.

Secondo le aziende campione, la carenza di materiale e i problemi di natura logistica dovuti alla pandemia sono stati i motivi principali dell’allungamento dei tempi medi di consegna. Allo stesso tempo, sono di nuovo aumentati i costi sostenuti dalle imprese manifatturiere, e l’inflazione di marzo è stata la maggiore in quasi dieci anni. Secondo i dati raccolti, l’ultima tornata di inflazione è attribuibile al prezzo più alto delle materie prime, al rialzo dei costi di fornitura e al maggiore costo dei trasporti. Le aziende campione, di conseguenza, hanno incrementato nuovamente a marzo i loro prezzi di vendita e al tasso maggiore in dieci anni. Detto ciò, a marzo le imprese hanno acquistato beni ad un tasso più veloce nell’intento di aumentare i loro livelli di magazzino.

 

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