Dati personali e password, i rischi per aziende e utenti
Secondo il rapporto Acronis Cyber Protection Week Global 2021, il 75% degli utenti e il 50% dei professionisti del settore tecnologico hanno perso dati lo scorso anno
Privacy, password, sicurezza. Se ne parla spesso, a più livelli, anche istituzionali, ma i cittadini sono pienamente consapevoli della sicurezza online e durante le operazioni più comuni effettuate, ad esempio, con il proprio smartphone? Nel 2020, osserva l’Eurostat, l’81% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni nell’UE ha utilizzato uno smartphone per scopi privati nei tre mesi precedenti l’indagine. Tuttavia, il 18% ha risposto in aggiunta che durante l’utilizzo o l’installazione di un’app sullo smartphone non ha mai limitato o rifiutato l’accesso ai dati personali, tipo posizione o contatti. Il 6%, poi, non sapeva che fosse possibile limitare o rifiutare l’accesso ai propri dati personali durante l’utilizzo o l’installazione di un’app.
La percentuale di persone che non ha mai limitato o rifiutato tale accesso è più alta tra i giovani (20% tra i 16-24 anni) e più bassa tra le persone anziane (14% tra i 65-74 anni).
Dai dati Eurostat, emerge ancora che circa un terzo delle persone di età compresa tra 16 e 74 anni non ha mai limitato o rifiutato l’accesso ai propri dati personali durante l’utilizzo o l’installazione di un’app in Croazia (37%) e Repubblica Ceca (36%), in Lettonia (32%) e Lituania (31% ). Al contrario, solo l’11% delle persone nel campione di riferimento in Svezia non ha mai limitato o rifiutato l’accesso, seguito da Italia, Paesi Bassi e Portogallo (12%), Belgio, Germania e Slovenia (13%).
Oggi, giovedì 6 maggio, è inoltre il World Password Day. Secondo la società di sicurezza Bitdefender il 66% delle persone non prende in considerazione la possibilità di cambiare le password dopo aver saputo di importanti violazioni di dati, e più della metà non ha cambiato le proprie password negli ultimi 12 mesi. In più, secondo il rapporto Acronis Cyber Protection Week Global 2021, il 75% degli utenti e il 50% dei professionisti del settore tecnologico hanno perso dati lo scorso anno, mettendo a rischio le informazioni personali, delle loro aziende e dei loro clienti ai criminali informatici. Le tre password più comuni in tutto il mondo? A novembre 2020 erano 123456, 123456789 e immagine1.