Nel corso della pandemia gli attacchi hacker sono aumentati notevolmente
Da sabato notte il sito della Regione Lazio è vittima di un attacco informatico, rientrante nella categoria dei ramsonware. Si tratta di una tipologia di malware che nel corso del 2020 ha trovato terreno fertile: secondo il Rapporto Clusit 2021 rappresentano un terzo degli attacchi totali
di Redazione
È dalla notte tra sabato e domenica che il sito della Regione Lazio e i portali ad esso collegati, come salutelazio.it, dove vengono gestite anche le prenotazioni dei vaccini anti Covid-19, sono sotto attacchi informatici. Dai primi riscontri sembra che gli attacchi siano stati sferratri dall’estero e rimbalzati in Germania. Stando a quanto emerso finora si tratterebbe di un malware di tipo ramsomware, ovvero una tipologia di virus informatico che limita l’accesso ai dati contenuti sul dispositivo infettato, richiedendo un riscatto in cambio dello “sblocco”. Come in altri casi sembra sia stato richiesto un pagamento in Bitcoin.
Si tratta di una categoria di attacchi informatici che nel corso dell’ultimo anno sono cresciuta notevolmente, trovando terreno fertile durante la pandemia di coronavirus, quando molti lavoratori hanno svolto le proprie mansioni in smartworking. Dall’ultimo Rapporto Clusit emerge infatti che nel corso dello scorso anno si sono verificati 1.871 gravi attacchi di dominio pubblico, con una crescita a livello globale del 12% rispetto all’anno precedente.
Solo tra il 2017 ed il 2020 gli attacchi considerati gravi sono aumentati del 66%. Nel rapporto si legge poi che nel 2020 gli attacchi cyber sono stati messi a segno prevalentemente utilizzando malware (42%), tra i quali spiccano appunto i ransomware «utilizzati in quasi un terzo degli attacchi (29%), la cui diffusione è in significativa crescita (erano il 20% nel 2019), sia in termini assoluti che in termini di dimensioni dei bersagli e di ammontare dei danni». Quello che è emerso, poi, è che durante la pandemia sono aumentati i bersagli degli hacker nel settore della sanità.
Sulla vicenda della Regione Lazio indaga ora, contro ignoti, anche l’anti terrorismo e i reati ipotizzati sono di accesso abusivo a sistemi informatici e tentata estorsione, con l’aggravante della finalità di terrorismo.