Le incertezze frenano i consumi di Natale
Vacanze annullate e spese ridotte, ma secondo uno studio di Confcommercio il 74% degli italiani farà comunque i regali
di Redazione
Quello che ci apprestiamo a vivere non sarà un Natale – il secondo in pandemia – dalle spese folli. Le incertezze e i dubbi, sanitari ed economici, ora aggravati dalla nuova variante Omicron, non spingono eccessivamente i consumi. Secondo un’indagine Confcommercio, diffusa recentemente, più di un regalo su tre quest’anno è stato acquistato in anticipo a novembre (in aumento rispetto al 23,3% dell’anno scorso) e, tra chi aveva programmato di partire per le festività natalizie (il 17% degli italiani), quasi la metà ha annullato il viaggio. A conferma, appunto, di timori e insicurezza rispetto alla fase pandemica che stiamo vivendo.
Il 74% degli italiani – prosegue Confcommercio – farà comunque regali (in linea con lo scorso anno e contro l’86,9% del Natale pre-Covid). Il restante 26% non farà acquisti preferendo risparmiare, evitare incontri per lo scambio dei regali, oppure per via del peggioramento della propria condizione economica. In ogni caso, tra chi ha deciso di mettere qualcosa sotto l’albero, i prodotti alimentari si confermano al primo posto tra i regali (75,2%), seguiti da libri (55%) e giocattoli (54,4%), categorie in crescita rispetto all’anno scorso. Bene anche i capi di abbigliamento (42%), seppur in leggero calo rispetto al 2020, e le carte regalo (41%). Tra i prodotti in maggiore crescita rispetto allo scorso Natale, si segnalano gli smartphone (+10%).
Un intervistato su due, si legge nell’indagine, si recherà ad acquistare i regali di Natale nella prima metà di dicembre (53,2%). Tuttavia è notevolmente aumentata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che hanno scelto novembre (34,3% vs 23,3%). Con riferimento al budget stanziato, aumentano i consumatori che hanno deciso di spendere meno di 300 euro (sono il 97% del campione a fronte del 94,2% dello scorso anno) e diminuisce dal 5,8% al 3% la quota di chi spenderà oltre 300 euro. Risultati che confermano l’attuale clima di incertezza dovuto al perdurare della pandemia e all’aumento dell’inflazione. Internet, dopo il boom dello scorso anno, quest’anno rallenta confermandosi comunque il canale di acquisto principale per i regali di Natale (69%). Seguono la distribuzione organizzata (56,7%), i negozi di vicinato (42,5%), gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale.
Tra coloro che percepiscono la tredicesima (il 74% dei consumatori), quasi un terzo la metterà da parte per risparmiare, il 29% la utilizzerà per far fronte alle spese per la casa e la famiglia, il 16% la utilizzerà per acquistare i regali di Natale mentre per il 14% servirà a pagare tasse e bollette.
1undefiled