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Violenza sulle donne, in crescita le richieste di aiuto

Lo rileva l’Istat nel quarto trimestre 2021. Nel 2020 è cresciuta l’offerta di servizi sia dei Centri antiviolenza (CAV) sia delle Case rifugio

di Redazione

Richieste di aiuto ai centri antiviolenza in crescita. Rispetto al quarto trimestre 2020, il quarto trimestre 2021 – osserva l’Istat nel report Il numero verde 1522 durante la pandemia – registra un deciso incremento delle chiamate valide (da 6.858 si passa a 11.337; +65,3%). L’incremento è molto evidente nel caso dei contatti via chat che passano da 912 del quarto trimestre 2020 a 1.761 del 2021, con un incremento del +93,1%, mentre per i contatti per via telefonica tale aumento risulta essere pari al +61% (da 5946 a 9.576). I motivi che caratterizzano maggiormente tale andamento sono le richieste di informazione. In particolare, le chiamate per richieste di informazioni sul 1522 passano da 954 a 3.739 (+292%), le chiamate per richieste di informazioni giuridiche +142% e le chiamate per richieste di informazioni su Centri antiviolenza aumentano del 29,2%. Molto più contenuto è l’incremento delle chiamate da vittime (da 3.874 a 3.967; +2,4%), in particolare +1,8% per le richieste di aiuto vittime di violenza.

Confrontando i precedenti trimestri del 2021, il numero delle chiamate valide, sia telefoniche sia via chat, aggiunge l’Istat, aumenta del 38% (8.217 nel terzo trimestre 2021) e del 5,7% nel caso delle chiamate da parte delle vittime (3.752 terzo trimestre 2021). L’aumento in corrispondenza del quarto trimestre è imputabile alla giornata della “Violenza contro le donne” del 25 novembre, che come ogni anno fa registrare dei picchi nei contatti con il 1522, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione in corrispondenza di tale evento. È rilevante notare, infatti, come nel periodo tra il 20 novembre e il 2 dicembre negli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 le chiamate valide rappresentino rispettivamente il 26,7%, 22,3%, il 27,2% e il 32,3% del totale delle chiamate valide del trimestre di riferimento. Il maggiore incremento del 2021, +96,5% rispetto allo stesso periodo 2020 (3.066 nel 2021- 1866 nel 2020), è legato soprattutto alla maggiore conoscenza del 1522, come visibile dall’analisi delle motivazioni di chiamata (+355,4% richiesta di informazioni sul 1522; + 294,1% richieste sulle informazioni giuridiche) e al +171,3% delle richieste di aiuto non strettamente legate alla violenza (richieste fuori target).

Per le vittime, i motivi che inducono a contattare il numero verde sono le richieste di aiuto e le segnalazioni di casi di violenza, che insieme costituiscono il 31% (3.586). Aumentano le chiamate per Informazioni sui Centri antiviolenza che si attestano al 14,3% (+61,4% rispetto al trimestre precedente). 

Per quanto riguarda invece il sistema di protezione per le donne vittime di violenza, nel 2020 è cresciuta l’offerta di servizi sia dei Centri antiviolenza (CAV) sia delle Case rifugio per le donne maltrattate. In particolare sono state aperte 12 nuove Case e 11 Centri antiviolenza. Persistono, tuttavia, forti differenze territoriali: al Nord si concentra la quota maggiore di Case rifugio (70,2%, 257 in valore assoluto) e il 41,7% dei Centri antiviolenza (146). 

 

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