Tolleranza zero per chi guida sotto effetto di alcol e droghe, cosa prevede il Codice della strada approvato dal Cdm | T-Mag | il magazine di Tecnè

Tolleranza zero per chi guida sotto effetto di alcol e droghe, cosa prevede il Codice della strada approvato dal Cdm

Misure più severe per impedire la guida sotto l’effetto di alcol e droghe e per scoraggiare l’utilizzo dei cellulari mentre si è alla guida. Prevista una stretta anche per i monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Queste sono alcune delle novità previste dal disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della strada approvati ieri dal Consiglio dei ministri. Ai neopatentati inoltre sarà negata la possibilità di guidare veicoli di grossa cilindrata fino al terzo anno dal conseguimento della patente. Nel dettaglio, è stato introdotto il divieto di assumere alcolici per i conducenti che hanno subito una condanna per reati specifici. Saranno inoltre obbligati ad installare l’alcolock, un dispositivo, in uso in diversi Paesi dell’Unione europea, che non consente l’avvio del motore, se il tasso alcolemico di chi è al volante è superiore allo zero. Sarà punibile, indipendentemente dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare dopo aver assunto droghe.  La positività al test rapido farà scattare immediatamente il ritiro della patente e successivamente anche il divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni. A chi verrà “pizzicato” ad usare il cellulare mentre è alla guida non verranno più decurtati i punti dalla patente. Si procederà invece alla sospensione. Lo stesso vale anche per gli automobilisti che circolano contromano, fanno sorpassi azzardati e non utilizzano i sistemi di sicurezza per i bambini. La sospensione della patente va da 7 a 15 giorni, a seconda del numero di punti posseduti al momento dell’accertamento. I giorni di sospensione raddoppiano in caso si sia causato un incidente. Un’altra novità prevede l’introduzione della “safety car” della Polizia, in caso di incidente in autostrada o superstrada, sul modello della Formula 1. In sostanza, la “safety car” si metterà davanti, senza possibilità di essere superata, creando una fila indiana di veicoli imponendo la nuova velocità massima da rispettare fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Infine sono state introdotte nuove norme per regolamentare le zone a traffico limitato: basta a eccessive limitazioni dannose e poco chiare. I sindaci dovranno trovare soluzioni che garantiscano l’ambiente, la libertà di circolazione e il lavoro.

 

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