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Diminuisce a maggio l’indice del disagio sociale

Rallentano i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto. Bene anche il mercato del lavoro

di Redazione

maggio l’indice del disagio sociale misurato dall’Ufficio Studi di Confcommercio, il Mic, torna a scendere dopo l’aumento del mese precedente attestandosi a quota 15,9 contro il 16,7 precedente, per effetto del rallentamento del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto e di un lieve ridimensionamento del tasso di disoccupazione. Nel mese in esame, infatti, il mercato del lavoro ha continuato a mostrarsi vivace, con il tasso di disoccupazione ufficiale sceso al 7,6% e quello esteso all’8,4%. Mentre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati del 7,1% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, in forte calo in confronto al 7,9% di aprile. rispetto al mese precedente. Le prime relative a giugno segnalano, peraltro, un’ulteriore significativa diminuzione  (+5,9%).

Photo by Gabriella Clare Marino on Unsplash

Prezzi

Secondo le ultime stime dell’Istat, a giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile e un rallentamento dell’inflazione annua, passata dal +7,6% di maggio al +6,4%. Considerando il cosiddetto carrello della spesa, le rilevazioni mostrano un rallentamento in termini tendenziali sia dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), sia di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,1% a +5,8%).

Mercato del lavoro

Anche dal mercato del lavoro arrivano numeri incoraggianti, con gli occupati in aumento a fronte di un calo delle persone in cerca di lavoro e di una sostanziale stabilità degli inattivi. Nel dettaglio, secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica, l’occupazione è salita dello 0,1% (pari a +21mila unità) tra gli uomini, gli autonomi, i 25-34enni e tra chi ha almeno 50 anni; cala invece tra le donne, i dipendenti a termine, tra i più giovani (15-24 anni) e i 35-49enni. Il tasso di occupazione sale al 61,2% (+0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro, rispetto ad aprile 2023, diminuisce (-1,7%, pari a -34mila unità) tra gli uomini, i 25-34enni e chi ha almeno 50 anni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,6% (-0,1 punti), quello giovanile sale al 21,7% (+0,9 punti). La sostanziale stabilità del numero di inattivi – tra i 15 e i 64 anni – è sintesi della diminuzione tra gli uomini e i 25-34enni e dell’aumento tra le donne e tra chi ha almeno 35 anni. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,7%.

 

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