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Migliorano le aspettative dei consumatori europei

Inflazione prevista in calo, reddito in aumento e una crescita economica meno negativa nei prossimi 12 mesi: il sondaggio mensile della Banca centrale europea

di Redazione

Migliorano le aspettative dei consumatori europei. L’inflazione è prevista in calo, il reddito in aumento, una crescita economica meno negativa nei prossimi 12 mesi, una disoccupazione ferma, così come il prezzo delle case. Secondo il sondaggio realizzato dalla Bce e relativo a giugno, l’inflazione attesa per i prossimi 12 mesi è calata ulteriormente a 3,4%, dal 3,9% di maggio, e quella per i prossimi tre anni è scesa al 2,3% dal 2,5%. Per quanto riguarda invece il reddito, i consumatori si attendono che cresca dell’1,2% nei prossimi 12 mesi, mentre calano le aspettative sulla spesa (al 3,4% dal 3,5% di maggio, il livello più basso da marzo 2022).

Foto di Federico Lancellotti su Unsplash

Nelle intenzioni della Bce, così come delle altre banche centrali, il punto attuale sta nel mantenere l’equilibrio tra un tasso di inflazione accettabile – attorno al 2%, per quanto riguarda le prerogative dell’istituto di Francoforte – e un rallentamento dell’economia che eviti che i prezzi lievitino ancora, cercando di non sprofondare in una recessione. I recenti rialzi dei tassi di interesse hanno come obiettivo ultimo quello di riportare l’inflazione sui valori standard, ma sono diffusi i timori che le decisioni di politica monetaria della Bce possano contribuire allo stesso tempo ad una contrazione dell’economia (si pensi, ad esempio, all’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile, tipologia piuttosto frequente in Italia negli ultimi anni).  

Tuttavia, nonostante la fase di incertezza, sulla crescita economica le attese risultano essere «leggermente meno negative» dei mesi scorsi. Il Pil dei prossimi 12 mesi, rileva la Bce nel sondaggio di giugno, viene visto in miglioramento al -0,6% rispetto al -0,7% di maggio. La disoccupazione viene vista invariata all’11%, un tasso di poco superiore alla disoccupazione percepita (10,9%), a conferma di un mercato del lavoro stabile. In compenso i consumatori si attendono un aumento del 2,1% dei prezzi delle case, mentre le attese sugli interessi dei mutui sono calate leggermente, al 5% dal 5,1% di maggio: un calo che è dovuto soprattutto alle aspettative dei gruppi con reddito medio e alto, mentre restano invariate quelle dei redditi bassi. Invariate, infine, le attese sull’accesso al credito.

 

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