Colpo di Stato in Gabon, annullate le elezioni
Dopo il Niger, un nuovo colpo di Stato in Africa, stavolta in Gabon. Nel paese confinante con Congo, Guinea equatoriale e Camerun, i militari hanno annunciato lo scioglimento di «tutte le istituzioni della Repubblica». Una decisione che segue la rielezione, per il terzo mandato, del presidente Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni. I vertici militari hanno annunciato il golpe in un video trasmesso in diretta da Gabon24, poco dopo che la Commissione elettorale aveva dato notizia della vittoria di Ali Bongo (ora agli arresti domiciliari). A detta dei golpisti i risultati non sarebbero «credibili». Ali Bongo Ondimba, 64 anni, è stato rieletto nelle elezioni di sabato con il 64,27% dei voti, superando il rivale Albert Ondo Ossa, il quale si è fermato al 30,77%. Il tasso di partecipazione al voto si è attestato al 56,65%. La Francia – che come nel caso del Niger ha sempre mantenuto dalla sua un’influenza sul Gabon – «condanna il colpo di Stato militare in corso» e raccomanda ai suoi connazionali nel paese africano a «non uscire di casa». Condanne in questo senso sono arrivate anche da Londra, mentre la Cina ha chiesto a «tutte le parti» in causa di garantire la sicurezza del presidente Ali Bongo. Nel paese, tuttavia, migliaia di persone hanno espresso vicinanza ai golpisti e festeggiato in strada, soprattutto nella capitale Libreville, il colpo di Stato. I circa 150 italiani che si trovano in Gabon sono «tutti al sicuro», ha assicurato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da Toledo, dove partecipa alla riunione informale dei ministri degli Esteri e della Difesa UE. Tajani, come ha poi riferito una nota della Farnesina, ha affermato che «l’Italia continua a essere impegnata per una soluzione diplomatica della crisi in Niger e anche della più recente in Gabon, lavorando in stretto coordinamento con i partner».