Imprese: nel III trimestre 2023 in aumento il numero complessivo di registrazioni
Quello di fallimenti aumenta del 5,4% rispetto al trimestre precedente e dell’11,4% rispetto al terzo trimestre del 2022
di Redazione
Il numero complessivo di registrazioni di nuove imprese segna, su base congiunturale, nel terzo trimestre un aumento pari al 3,6%, dopo la diminuzione rilevata nel periodo precedente. Così l’Istat riguardo le registrazioni e i fallimenti delle imprese nel terzo trimestre 2023. L’unico settore che risulta in diminuzione – spiega l’Istat – è quello dell’industria in senso stretto, in calo del 2,5%. Gli aumenti maggiori sono quelli dei trasporti (+8,6%), dei servizi di informazione e comunicazione (+6,6%), del commercio (+5,9%) e delle costruzioni (+5,5).
Anche rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, osserva poi l’Istituto nazionale di statistica, le registrazioni complessive risultano in aumento (+3,4%). Allo stesso modo in questo caso, è l’industria in senso stretto l’unico settore in flessione (-10,2%). Fatta eccezione per la modesta crescita nelle costruzioni (+1,4%) e il debolissimo aumento nei servizi di informazione e comunicazione (+0,2%), nei restanti settori, l’Istat rileva incrementi consistenti. Il numero complessivo di fallimenti aumenta del 5,4% rispetto al trimestre precedente e dell’11,4% rispetto al terzo trimestre del 2022.
«Dopo il calo del secondo trimestre – è il commento dell’Istat che accompagna la nota –, per il complesso delle registrazioni si rileva di nuovo un aumento congiunturale, grazie a incrementi estesi alla totalità dei settori, fuorché all’industria in senso stretto che è l’unico settore con dinamica negativa; andamenti settoriali di segno analogo si rilevano anche nel confronto con il terzo trimestre del 2022 e determinano una variazione tendenziale complessivamente positiva. Il numero totale di fallimenti risulta in crescita sia rispetto al secondo trimestre di quest’anno sia rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno».
