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Prestiti al settore privato in crescita a febbraio

soldi_famiglie_crisiA febbraio i prestiti al settore privato sono finalmente tornati a crescere, interrompendo la striscia negativa che ha interessato quasi interamente il 2015. E’ quanto emerge da un’analisi diffusa da Bankitalia , dalla quale si nota un’inversione di rotta dei prestiti alle società no finanziarie e un accelerazione di quelli alle famiglie.
Le tabelle indicano infatti una crescita, rispetto al febbraio del 2015, dello 0,6% per i prestiti al settore privato una voce che nel complesso racchiude – oltre alle famiglie e alle società non finanziarie che vedremo più nel dettaglio- le imprese assicurative, i fondi pensione e le altre istituzioni finanziarie.
Una buona notizia, soprattutto perché dal gennaio del 2015 al gennaio del 2016, nel corso di un anno dunque, i prestiti al settore privato sono sempre diminuiti, tranne un aumento dello 0,5% a novembre. Il dato annuo peggiore è stato invece registrato nel febbraio scorso: -2%.
Come spiegato il settore privato racchiude a sua volta più voci, tra cui le famiglie e le società non finanziarie. I prestiti alle famiglie sono cresciuti a febbraio dell’1%, mettendo a segno la crescita maggiore da quando si è registrata l’inversione di tendenza nel giugno del 2015. Da gennaio 2015 a maggio 2015 la caduta dei prestiti alle famiglie ha rallentato mese dopo mese fino a riportare una variazione nulla, appunto, a giugno. Da luglio in poi l’accelerazione: da un +0,2% si è passati al +0,8% di novembre, a dicembre un lieve rallentamento al +0,7% e a febbraio una nuova crescita al +0,8%.
Per quanto riguarda invece i prestiti alle società non finanziarie, Bankitalia ha rilevato, anche in questo caso, un’inversione di tendenza: dopo i cali dello 0,7% di dicembre 2015 e dello 0,9% di gennaio 2016, a febbraio il dato ha riportato un +0,3%. Le tabelle evidenziano, come accaduto per i prestiti al settore privato in generale, come l’intero 2015 sia stato interessato da cali tendenziali, escluso novembre quando si è registrato un +0,2%.
Dai dati diffusi si può osservare anche un taglio lineare su tutti i principali tassi di interesse, tranne quelli sul credito al consumo (dall’8,50% di gennaio al 8,52% di febbraio).
In particolare i tassi d’interesse sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di un’abitazione sono scesi dal 2,85% al 2,76%, quelli sui conti correnti dl 4,11% al 4,06%. Per quelli sulle operazioni di finanziamento di importo unitario inferiore a un milione di euro, diverse dai conti correnti, si osserva un taglio dei tassi dello 0,05%, dal 2,78% al 2,73%, mentre per le operazioni di finanziamento di importo unitario superiore a un milione di euro si è registrato un taglio dei tassi d’interesse dall’1,55% all’1,10%.

 

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