Cosa sta succedendo in Brasile | T-Mag | il magazine di Tecnè

Cosa sta succedendo in Brasile

Il Senato brasiliano, in seguito alla procedura di impeachment, ha rimosso Dilma Rousseff dalla sua carica, al suo posto andrà ora Michel Temer, ex vice presidente
di Matteo Buttaroni

rousseffDilma Rousseff, capo del governo brasiliano, è stata destituita. Dopo mesi dall’inizio della procedura di impeachment – era il dicembre 2015 – il Senato brasiliano, con 61 voti a favore e 20 contrari, ha dato il via libera alla rimozione di Dilma Rousseff (prima donna presidente nella storia del Brasile) dalla sua carica. Ma vediamo come si è arrivati a quello che la stessa Rousseff ha definito un “golpe”.
Già agli albori del suo secondo mandato (è stata rieletta nell’ottobre del 2014 ottenendo il 51,6% dei consensi al secondo turno, contro Aécio Neves) nel Paese si verificarono una serie di manifestazioni, con scontri tra oppositori e sostenitori dell’esecutivo. Intanto l’economia brasiliana cominciava a perdere colpi. Dalle performance tipiche dei Paesi emergenti, che negli anni della crisi economica avevano tenuto a galla l’economia globale, il Brasile (membro dei Bric) fu interessato da una parabola discendente, per poi sfociare nella recessione vera e propria.

IL DECLINO DELL’ECONOMIA BRASILIANA
Dal +7,5% registrato per il Pil nel 2010 (primo anno di governo della Rousseff), la crescita economica del Paese ha cominciato ad indebolirsi sempre più arrivando a toccare il +2,3% nel 2013 (passando per il +0,9% del 2012), per poi scendere al +0,1% nel 2014. Nel 2015 il crollo: il Pil del Brasile va giù del 3,8%, dettato in larga parte dalla forte contrazione che ha interessato il quarto trimestre, -5,8% (legato a sua volta al rallentamento globale e ad un indebolimento del settore industriale in senso stretto e del settore minerario, per via del crollo dei prezzi delle materie prime).

IL DECLINO DELLA POPOLARITÀ E L’IMPEACHMENT
Oltre al declino economico del Paese, a far vacillare la popolarità della presidente arrivano poi le controversie giudiziarie. Una di queste – quella che ha poi portato formalmente all’impeachment – è legata al bilancio dello Stato per il 2014: secondo la Corte dei Conti federale del Brasile, la Rousseff alterò il resoconto nel tentativo di nascondere il deficit che in realtà pesava sul Paese. Il risultato è quindi quello che conosciamo oggi: bilancio del 2014 bocciato, impeachment e successiva destituzione dall’incarico di presidente (a favore dell’ex vice presidente Michel Temer, incaricato di guidare il governo fino al termine del mandato di Rousseff o, perlomeno, fino alle elezioni anticipate qualora si verificassero), ma non l’interdizione dai pubblici uffici al quale il Senato ha votato contro. L’altra vicenda giudiziaria, che ha contribuito notevolmente ha far scendere la popolarità dell’ormai ex presidente, è lo scandalo Petrobras.

LO SCANDALO PETROBRAS
La Petróleo Brasileiro S.A., o più comunemente la Petrobras, è la più importante compagnia petrolifera brasiliana, contro la quale, nel marzo 2014, la polizia federale del Brasile ha aperto un’inchiesta per tangenti. In particolare la Petrobras è accusata, insieme alla Btp (che racchiude diverse aziende attive nel settore delle infrastrutture) di aver gonfiato alcuni contratti per garantirsi gli appalti legati alla costruzione di alcune infrastrutture petrolifere presenti nel Paese. Tangenti che sono finite, per lo più, nelle tasche di alcuni esponenti del partito di governo, il Partito dei Lavoratori. Per questo, pur non essendo direttamente indagata, la tempesta ha coinvolto Dilma Rousseff.

 

Scrivi una replica

News

«A marzo i prezzi alla produzione dell’industria in calo su base annua (-9,6%) e mensile (-0,2%)»

«A marzo 2024, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 9,6% su base annua (era -10,8% a febbraio)». Lo…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Torna a contrarsi la manifattura italiana

Ad aprile il settore manifattueriero italiano ha registrato una nuova battuta d’arresto, tornando inzona contrazione dopo l’espansione registrata a marzo. L’indice HCOB PMI calcolato dall’Hamburg…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stati Uniti, la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse

La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 5,25-5,50%, spiegando che di non aspettarsi «che sarà appropriato ridurre i tassi fino a quando…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stati Uniti, proteste all’Ucla: polizia spara proiettili di gomma

Si registrano ancora tensioni negli Stati Uniti, da settimane teatro di proteste contro la guerra a Gaza nelle principali università. Secondo quanto riferito dalla Cnn,…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia