La Repubblica italiana è fondata sul lavoro… o no? | T-Mag | il magazine di Tecnè

La Repubblica italiana è fondata sul lavoro… o no?

di Claudia Carmenati

Sancito dall’articolo 1 della Costituzione come pilastro della democrazia e al tempo stesso considerato un castigo nella bibbia. Il lavoro: ci salva o ci condanna? Una riflessione nuova sul significato del lavoro nelle nostre vite al centro della puntata di Io, Chiara e l’Oscuro (in onda su Radio 2), anche Tecnè porta la sua testimonianza, nel ricco parterre c’è Carlo Buttaroni nella sua veste di sociologo.
C’è chi lavoro lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione, chi né l’uno nell’altro e cè chi lo fa per passione. Così parafrasando “Bocca di Rosa”, passiamo in rassegna gli ospiti: Giorgio il “non lavoratore per scelta”, Valentina promotrice del NEETing 1° raduno regionale di pseudolavoratori, un rappresentante del centro per l’impiego, un lavoratore esemplare con 55 anni di onorato servizio. Il tema è caldo, scatena polemiche e genera riflessioni. Lavorare davvero nobilita o la nostra essenza sarebbe più manifesta liberandosi dal fardello del “fare”. Per Carlo Buttaroni non ci sono dubbi: “Le più grandi rivoluzioni dello scorso millennio, francese, americana e russa, ci hanno liberato dalla classe di chi vive di rendita, ci hanno fatto superare la dicotomia uomo bue contro letterato. Il lavoro è garanzia di pari opportunità, rende una società meritocratica. Ci sono ancora sacche di privilegio, Giorgio e il suo stile di vita sono un cattivo esempio”. Tra scontri di pensiero e ideologie c’è anche chi il lavoro lo cerca, ma non lo trova. “E’ un falso mito quello dei lavori manuali come frontiera per riappianare la disoccupazione italiana”, commenta Buttaroni.
Chiara Gamberale, la conduttrice, non riesce a frenare i loghi comuni di chi considera però i giovani disoccupati “schizzinosi”. Non abbiamo avuto modo di replicare, lo facciamo dalle nostre pagine. In economia il Pil sembra non essere più capace di essere un indicatore del progresso di un paese e sono allo studio altri strumenti più capaci di capire lo sviluppo o il mancato sviluppo, uno di più interessanti è l’indice della creatività. In pratica, un paese è tanto più sviluppato quanto sono complesse e necessarie di astrazione le categorie di lavoro che offre. Insomma se Steve Jobs è nato in California un motivo ci sarà.

 

Scrivi una replica

News

Stati Uniti, ad aprile tasso di disoccupazione al 3,9%

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio statistico del Dipartimento del Lavoro statunitense, ad aprile la crescita dei posti di lavoro ha registrato un rallentamento superiore alle…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Mercato auto, ad aprile immatricolazioni in crescita del 7,5% su base annua

Ad aprile le immatricolazioni di auto nuove in Italia sono state 135.353, il 7,5% in più rispetto allo stesso mese del 2023. È quanto emerge…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Mosca risponde a Macron e Cameron: «Parole pericolose»

Dapprima le dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, il quale è tornato a non escludere l’invio di truppe in Ucraina in caso di richiesta di…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stop a commercio Turchia-Israele. Erdogan: «Non potevamo stare a guardare»

«Non potevamo stare a guardare. La situazione degli ultimi sviluppi tra Israele e Palestina è inaccettabile». In questo modo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan,…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia