Aumenta la distanza tra cittadini e vita politica
Secondo l’Istat tra il 2014 e il 2019 è cresciuto il disinteresse: la percentuale di persone di 14 anni e più che non partecipano, passa dal 18,9% al 23,2%
di Redazione
Il report dell’Istat La partecipazione politica in Italia mostra che tra il 2014 e il 2019 è aumentata la distanza tra cittadini e vita politica: la percentuale di persone di 14 anni e più che non partecipano passa dal 18,9% al 23,2%, un quarto di cittadini che mostra un distacco totale dalla vita politica.
Come lo stesso report sottolinea, la partecipazione è un fenomeno multidimensionale che si esprime in diverse forme: nel 2019 poco più del 4% della popolazione ha partecipato ad un comizio, percentuale simile a coloro che hanno preso parte a cortei, l’1,7% ha sostenuto finanziariamente un partito e solo lo 0,8% ha svolto un’attività gratuita per un partito.
Ovviamente, però, la partecipazione alla politica non è solo questo, può essere anche qualcosa di più personale e indiretto. Infatti l’Istat identifica comunque come partecipazione anche il semplice informarsi o parlare della materia. Questa forma indiretta è anche quella che coinvolge il maggior numero di italiani, il 74,8%, rispetto a quella diretta, che invece interessa l’8% dei cittadini. Nello specifico parla di politica almeno una volta a settimana il 32,9% degli italiani e il 7,5% lo fa quotidianamente. Il 52,7% si informa di politica almeno una volta a settimana e il 27,2% ogni giorno. Il punto di vista opposto, sottolineato dall’Istat è che il 35,5% dei cittadini non ne parla mai, mentre il 27,6% non si informa neanche, percentuale che corrisponde a circa 5 milioni e mezzo di uomini e 8 milioni 900 mila donne.
I canali di informazione privilegiati si adattano al tempo, tra i media tradizionali, la televisione è il più utilizzato, dall’89,2% di chi si informa, seguita dai quotidiani, 33,3%, dalla radio 32,1%, e poi dalle riviste settimanali 7,5%. Internet, come mezzo di informazione politica, è utilizzato dal 30,1% della popolazione, la percentuale sale al 47,7% se consideriamo solo coloro che si informano almeno una volta a settimana. L’utilizzo del canale internet è commisurato al titolo di studio – il 67,8% dei laureati lo utilizza, rispetto al 29,8% di chi ha conseguito la licenza media – e all’età – il 70% dei 14-24enni si informa di politica almeno una volta a settimana anche tramite Internet. Un ruolo importante sulla formazione e sull’informazione politica è giocato dalle reti informali come il confronto con amici per il 25,9%, parenti 22,9%, colleghi di lavoro 13,1% e conoscenti 12,8%. Mentre organizzazioni politiche o sindacali sono utilizzate come canale di informazione e discussione solo dal 2% della popolazione, percentuale che richiama la scarsa partecipazione attiva della popolazione.
Paradossalmente, rispetto all’immaginario collettivo che li vede disinteressati, i giovani under 24 sono coloro che partecipano attivamente più delle altre fasce d’età e la modalità più coinvolgente è la partecipazione ad un corteo. Contestualmente i giovani, specialmente i minori, sono anche più distanti dalle forme di partecipazione politica, fenomeno questo che sta iniziando ad interessare anche le fasce più adulte della popolazione.