L’assalto a Capitol Hill, secondo gli americani
Sondaggo di YouGov: il 62% ritiene che quanto avvenuto a Washington sia da ritenersi una minaccia per la democrazia. Per il 50% Trump dovrebbe essere rimosso, ma le risposte variano molto secondo la dichiarata appartenenza politica
di Redazione
Il 50% degli americani intervistati da YouGov in un sondaggio tra gli elettori registrati dopo l’assalto dei sostenitori di Donald Trump a Capitol Hill del 6 gennaio – giorno in cui il Congresso era chiamato a certificare il risultato del Collegio elettorale, dunque la vittoria di Joe Biden alle elezioni di novembre, proclamazione che è arrivata alla ripresa dei lavori quando in Italia era già mattina – ritengono che il presidente debba essere rimosso dall’incarico. Il riferimento è all’invito che alcuni parlamentari hanno rivolto al vicepresidente Mike Pence di ricorrere al 25esimo emendamento per rimuovere il presidente Trump dall’incarico alla luce degli eventi che hanno provocato quattro morti. Il 42% si dice contrario con questa iniziativa, ma le percentuali differiscono molto a seconda della dichiarata appartenenza politica.
Tra gli elettori democratici, infatti, l’83% sostiene che sarebbe opportuno procedere in questo modo, mentre solo il 10% dei repubblicani è d’accordo (contrario l’85%, il 5% non sa). Gli stessi trend, a conferma della forte polarizzazione che caratterizza la politica statunitense degli ultimi anni, si osservano a proposito delle etichette da attribuire ai manifestanti che hanno fatto irruzione al Campidoglio. Tra i democratici prevalgono termini come “estremisti” (74%), “terroristi domestici” (78%) e “criminali” (63%). I repubblicani sono comunque tiepidi con termini quali “patrioti” (quanti indicano tale definizione non superano il 30%), ma nel 50% dei casi si limitano a etichettarli come “manifestanti”.
La maggior parte degli elettori (62%), spiega ancora YouGov, percepisce queste azioni come una minaccia per la democrazia. I democratici la pensano così in modo schiacciante (93%), mentre anche la maggior parte degli indipendenti (55%) è dello stesso avviso. Tra i repubblicani, tuttavia, solo un quarto (27%) pensa che quanto accaduto dovrebbe essere considerato una minaccia per la democrazia, con due terzi (68%) che sostengono il contrario. Molti, tra i repubblicani, il 45%, sostengono attivamente le azioni di chi è riuscito a irrompere all’interno del Campidoglio, ma in misura analoga (43%) tanti altri hanno espresso la loro contrarietà.
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