Corre l’inflazione, a dicembre sale al 3,9% (mai così alta dal 2008) | T-Mag | il magazine di Tecnè

Corre l’inflazione, a dicembre sale al 3,9% (mai così alta dal 2008)

Nel 2021, dopo la flessione del 2020, i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), osserva l’Istat

di Redazione

Secondo le stime preliminari dell’Istat a dicembre 2021 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile, portando l’aumento dei prezzi tendenziale al 3,9% (dal +3,7% del mese precedente). Si tratta del rialzo più alto da agosto 2008, quando l’inflazione si attestò al 4,1%. L’accelerazione su base tendenziale è dovuta soprattutto ai beni alimentari, sia lavorati (da +1,4% di novembre a +2%) sia non lavorati (da +1,5% a +3,6%), ai prezzi dei beni durevoli (da +0,4% a +0,8%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,9% a +2,3%). I prezzi dei beni energetici, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, rallentano a causa di quelli della componente non regolamentata. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, accelerano rispettivamente a +1,5% e a +1,6%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale, spiega l’Istat, è dovuto, per lo più, da un lato ai prezzi dei beni alimentari non lavorati (+1,1%) e a quelli dei beni durevoli (+0,6%), dall’altro alla crescita, influenzata da fattori stagionali, dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,9%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona raddoppiano la loro crescita da +1,2% di novembre a +2,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano da +3,7% a +4%.

Secondo le stime preliminari, inoltre, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e del 4,2% su base annua (da +3,9% di novembre). La variazione media annua del 2021 è pari a +1,9% (-0,1% nel 2020). 

«Nel 2021, dopo la flessione del 2020 (-0,2%) – osserva l’Istat nel commento che accompagna la nota –, i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3%). La ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall’andamento dei prezzi dei Beni energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%). In base alle stime preliminari l’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu pari a -0,1%».

 

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